Pubblicato in questi giorni il primo kit che affronta temi scientifici tramite un'offerta digitale e cross-mediale rivolta ai giovani dai 12 ai 18 anni
Di fronte alle sfide della transizione energetica, un progetto tutto ticinese nasce a Locarno e promuove nuove modalità per stimolare curiosità e conoscenza nei giovani (e non solo).
L’energia è un settore chiave tanto a livello globale che regionale. La transizione energetica verso fonti di energia rinnovabili è essenziale per contrastare il cambiamento climatico e promuovere una crescita economica sostenibile. La necessità di una politica energetica è stata inserita nella Costituzione federale dal 1990.
Oggi, quando si parla di clima, energia o ambiente, la discussione è spesso viziata da narrative catastrofiste. Comprendere l’energia significa invece acquisire familiarità con concetti scientifici e applicazioni tecniche anche molto complesse ed è importante che i giovani in particolare sviluppino, in relazione a questo campo, un atteggiamento positivo, una visione costruttiva e orientata all’azione. Le nuove generazioni saranno chiamate in un prossimo futuro a prendere decisioni importanti in questo ambito; senza dimenticare che il mondo dell’energia offre anche diverse prospettive professionali legate alla sostenibilità e alle tante innovazioni tecnologiche.
Forte di una rete regionale di partner accademici, educativi, industriali e mediatici, il progetto EnergiaFuturo, coordinato dalla Supsi, ha lanciato “WattAbout”, un’offerta digitale e cross-mediale rivolta principalmente a ragazzi di 12-18 anni. Per mezzo di esperienze coinvolgenti come quiz, giochi interattivi, video e meme, “WattAbout” mira a stimolare la curiosità verso il vasto e importante mondo dell’energia. Il primo kit “WattAbout”, pubblicato in questi giorni, è “Bacini e batterie” (https://wattabout.ch/k3/) che affronta il tema dello stoccaggio energetico, e quindi di come l’energia viene conservata e usata in modo intelligente. Lo stoccaggio dell’energia in Svizzera è essenziale per garantire un approvvigionamento stabile e sicuro, soprattutto con l’aumento dell’uso di fonti rinnovabili come il sole e il vento, che non producono energia in modo continuo. Grazie alle tecniche di stoccaggio, l’energia può essere conservata e utilizzata quando serve, contribuendo alla sicurezza energetica del Paese, alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni di CO₂. È una chiave strategica per il futuro sostenibile della Svizzera.
In una giornata soleggiata e ventosa, la produzione di energia da fonti rinnovabili è molto alta, ma molto probabilmente quella giornata sarà in estate, quando il fabbisogno energetico è più basso, e purtroppo non abbiamo tecnologie che ci permettono di immagazzinare l’energia elettrica da una stagione all’altra. Come viene manutenuto il delicato equilibrio produzione/fabbisogno a livello regionale o nazionale? Fortunatamente, abbiamo inventato diverse tecnologie che rendono possibile immagazzinare l’energia non sotto forma di elettricità, e le dighe idroelettriche, attraverso il pompaggio dell’acqua, sono una di queste, insieme alle batterie (che conservano energia chimica), ai condensatori (sistema di stoccaggio dell’energia elettrica), all’accumulo di calore (come ad esempio nella tecnologia dei sali fusi) e ai sistemi di accumulo chimici (come l’idrogeno e i combustibili sintetici).
Il progetto EnergiaFuturo, finanziato dalla Gebert Rüf Stiftung, è condotto dal Dfa/Asp della Supsi di Locarno – “project leader” è il professor Luca Botturi e “project manager” Maria Giuditta Valorani – in collaborazione con l’Ufficio dell’educazione ambientale del Dipartimento del territorio, Rsi Edu, éducation21, Ticino Energia, Ail e Aet. Il progetto contribuisce operativamente alla promozione degli obiettivi della Strategia Energetica 2050 della Confederazione, nonché anche alla divulgazione degli importanti temi del Piano energetico cantonale (Pec).
Tutti i materiali “WattAbout” (video, dossier, schede tecniche, giochi e quiz interattivi) sono disponibili gratuitamente online attraverso tre canali di diffusione: il sito web del progetto (www.wattabout.ch), un account Instagram (@wattabout.ch) e un account YouTube (@WattAboutEnergia). Sono previsti anche eventi e collaborazioni con le scuole. Nuovi contenuti saranno pubblicati due volte alla settimana e ripubblicati sui canali social media (inclusi Facebook, Instagram e LinkedIn) e sui siti web dei partner. Per restare aggiornati sulle prossime uscite di WattAbout è possibile iscriversi al profilo Instagram @wattabout.ch