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Al Cst Tenero nasce un Centro regionale per promuovere la boxe

Nata sotto l’ala di Swiss boxing e Swiss Olympic, la struttura mantello riunisce i principali club pugilistici ticinesi e consentirà una crescita tecnica

6 giugno 2025
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Dare vita a un vero e proprio Centro regionale per la boxe nelle palestre del Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero. È l’ambizioso progetto al quale stanno lavorando, da mesi, i responsabili dei principali sodalizi pugilistici ticinesi (Boxe club Ascona, Locarno, Riazzino e Fight gym boxing Lugano, ma altri, come il neocostituito Momò boxing club, seguiranno) per consentire alle giovani promesse della disciplina e ai loro entourage di disporre di una sede per la preparazione tecnica e la formazione dentro e fuori dal ring. Sport che non vanta, nel nostro cantone, tanti praticanti come il calcio, l’hockey o il basket, la boxe si sta comunque ritagliando un proprio spazio e popolarità grazie al gran lavoro svolto dai singoli sodalizi nelle rispettive palestre e agli ottimi risultati dei giovani guantoni sia in Svizzera, sia all’estero. Proprio per rafforzare la presenza del pugilato nel nostro territorio, sotto l’ala di SwissBoxing e di Swiss Olympic si punta dunque a questo importante obiettivo, con la creazione di un piccolo polo culla di sinergie tra gli addetti ai lavori. «L’idea – spiega Americo Fernandes, alla guida del Boxe club Locarno, è nata negli scorsi mesi, quando abbiamo deciso di gettare le basi di questo progetto. Era necessario ovviamente, per smuovere le acque, il sostegno di SwissBoxing, che non è tardato ad arrivare. Poter disporre di un Centro regionale per il pugilato consentirà ad atleti d’élite e tecnici di confrontarsi, pianificare allenamenti, far crescere i giovani e migliorare le collaborazioni, evitando anche nel contempo ai nostri ragazzi e istruttori lunghe trasferte oltre Gottardo. Per il Ticino è un’iniziativa fantastica». Un luogo di condivisione e riferimento, di stage di allenamento di squadre nazionali, di training camp, di aggiornamento.

Dopo la nascita della Federazione, arriva il Centro Rlz

Dopo la costituzione, a fine marzo, della Federazione pugilistica ticinese, ecco dunque un ulteriore tassello voluto nell’ottica di dare un nuovo impulso alla nobile arte. Wilson Sarmento, presidente del Fight gym boxing Lugano e membro del Consiglio direttivo di SwissBoxing, spiega che quanto si va pianificando a Tenero è già realtà da anni, in Svizzera tedesca e francese, dove i giovani talenti della boxe e i loro allenatori si trovano, durante l’anno, per delle giornate formative e informative. «Il Centro Rlz (Regional Leistungszentrum) è un’iniziativa nata con l’obiettivo di creare strutture regionali di alto livello dedicate alla formazione, allo sviluppo e alla selezione dei migliori talenti pugilistici in Svizzera. I suoi obiettivi possono essere così riassunti: offrire allenamenti strutturati e di qualità con tecnici riconosciuti a livello nazionale; sostenere la crescita tecnica, atletica e mentale dei pugili emergenti; creare un collegamento diretto con il percorso d’élite nazionale e la selezione per i team olimpici. Inoltre standardizzare i criteri di valutazione e sviluppo degli atleti su scala nazionale, rafforzare la collaborazione tra club locali, Federazione e istituzioni sportive cantonali». Al lato logistico, ogni centro Rlz è localizzato a livello regionale (Ticino, Romandia, Zurigo, Berna ecc.). Gli allenamenti si svolgono in giorni prestabiliti, secondo un piano condiviso con SwissBoxing. La partecipazione è riservata ad atleti selezionati che soddisfano determinati criteri tecnici, fisici e comportamentali. I centri Rlz fungono da ponte tra i club e le strutture nazionali di prestazione». Quali saranno i vantaggi di questa nuova realtà? «Dare maggiore visibilità e sostegno ai talenti locali; il miglioramento della qualità tecnica generale dei pugili svizzeri; il riconoscimento istituzionale a livello cantonale e nazionale e una base solida per la crescita sostenibile della boxe olimpica in Svizzera» – osserva Sarmento. Da questi incontri la Federazione svizzera di pugilato, attraverso i feedback, avrà sempre il polso della situazione nelle varie regioni del Paese. «D’intesa con il Centro sportivo della gioventù di Tenero stiamo preparando il terreno.

Non si tratterà, è bene sottolinearlo, di creare ex novo una palestra di pugilato. Faremo capo alle infrastrutture che ci verranno messe a disposizione. Quel che conta è che questi ritrovi, organizzati più volte all’anno, permettano di orientare le scelte, conoscere le dinamiche e favorire scambi di esperienze di tutte le figure (tecnici sportivi, arbitri-giudici, dirigenti, promoter delegati tecnici) che ruotano attorno a questo sport. Non da ultimo a promuovere corsi di formazione per arbitri e giudici di pugilato nelle discipline del pugilato olimpico e del Light contact boxing, in lingua italiana. Vi assicuro che riusciremo a fare meglio dei nostri amici e colleghi confederati».

Favorire lo scouting e capire il livello raggiunto

Federico Beresini, personaggio che non abbisogna di particolari presentazioni nel mondo della boxe svizzera, già allenatore della Nazionale, sport manager di SwissBoxing e attuale allenatore ad Ascona e Riazzino, riconosce in questo progetto una grande valenza: «Innanzitutto è un bene poter riunire tutti i sodalizi sportivi ticinesi per dei regolari momenti di confronto che non siano solo un incrocio di guantoni tra atleti, bensì anche di crescita tecnica del movimento. Il confronto è sempre positivo perché consente ai preparatori di rendersi conto del livello raggiunto e di cosa ancora serve per progredire. Si lavora ragionando in modo diverso, si visionano i pugili (anche con avversari del resto della Svizzera), si analizzano punti deboli e gli atout e poi si fornisce un feedback a SwissBoxing. Si fa quindi un lavoro di scouting a vari livelli molto prezioso». A questo punto v’è da chiedersi come mai non ci si sia mossi prima, come fatto in altri Paesi e con altre discipline. Ancora Beresini: «Nei primi anni 2000 avevamo lanciato un progetto analogo coinvolgendo le tre palestre di pugilato allora presenti sulla scena ticinese. Con il compianto Michele Barra, allora presidente del Boxe club Ascona, avevo gettato le basi per arrivare alla costituzione di una federazione ticinese di pugilato. Un progetto morto nella culla per ragioni di tipo economico e di sponsorizzazioni. La collaborazione tra società sportive nonostante ciò è sempre andata avanti. Oggi i tempi sono finalmente maturi e la nostra idea di allora è diventata realtà. A vantaggio di tutto il movimento pugilistico cantonale» – conclude Beresini.

Di Giovanni Laus, altra figura emblematica nel mondo del pugilato ticinese, il parere finale: «Questa nuova organizzazione mantello ci consentirà di collaborare al meglio tra club ticinesi, evitandoci anche lunghe trasferte per corsi di formazione in altre parti della Svizzera. Una più stretta collaborazione servirà sicuramente anche a facilitare la ricerca di sostegni finanziari, indispensabili alla nostra attività. Non dimentichiamoci dell’aspetto educativo della nobile arte, visto che nelle palestre arrivano spesso ragazzi problematici, aggressivi, dei casi sociali che poi, attraverso l’allenamento e l’apprendimento di una rigida disciplina, migliorano e imparano il rispetto degli altri e di sé stessi, comprendono i valori e la serietà».