Locarnese

‘Sì’ al nodo intermodale, si muovono i partiti di Locarno (e anche il Sottoceneri)

Presa di posizione favorevole al credito da parte di 6 gruppi in legislativo. I Cittadini per il territorio del Luganese: ‘Serve maggiore efficienza’

(Ti-Press)
6 giugno 2025
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Nuova ondata di voci favorevoli al credito per il nodo intermodale in stazione a Muralto, al voto il 15 giugno. Prendono posizione i gruppi del Plr, de Il Centro, della Sinistra Unita, della Lega, dei Verdi e Indipendenti e di Avanti con Ticino&Lavoro del Consiglio comunale di Locarno, nonché i Cittadini per il territorio del Luganese.

I gruppi del legislativo locarnese considerano il progetto "un investimento strategico per l’intera regione, frutto di anni di collaborazione tra Comuni, Cantone e Confederazione, che risponde in modo concreto alle esigenze della mobilità contemporanea”. Quanto all'attuale configurazione della stazione, “situata nel Comune di Muralto ma al servizio dell’intero agglomerato locarnese”, “non è più in grado di garantire un’interazione efficiente tra traffico ferroviario, trasporto pubblico su gomma, traffico automobilistico, ciclisti e pedoni. Il nuovo nodo permetterà una riorganizzazione completa e coerente degli spazi, aumentando la sicurezza, migliorando l’accessibilità e fluidificando la viabilità dell’intero comparto”.

Insomma, per la Città e per la regione, sostengono, “questo progetto rappresenta un’occasione da non perdere. Significa finalmente dotarsi di un’infrastruttura moderna e funzionale, capace di trasformare il nodo in una vera porta di accesso alla città e alla regione. Significa migliorare il quotidiano di migliaia di persone che ogni giorno vivono, lavorano, studiano o visitano Locarno. Significa anche rilanciare un intero comparto urbano, oggi congestionato e poco attrattivo, ma con un enorme potenziale di sviluppo. Non si tratta solo di un progetto infrastrutturale, ma di una chiara scelta politica a favore di una mobilità sicura, efficiente e sostenibile. Questo intervento getterà le basi per uno sviluppo coordinato del sistema dei trasporti regionali, inserendosi nella visione di un Locarnese mobile e competitivo, pronto a cogliere le opportunità offerte da AlpTransit e dai cambiamenti della mobilità a livello cantonale e nazionale”.

Un eventuale rifiuto del credito “significherebbe rimandare ancora una volta una soluzione strutturale a problemi evidenti e cronici – e perdere, per l’ennesima volta, il treno nel Locarnese. Sarebbe un segnale negativo anche per chi crede in una regione forte e ben collegata, capace di rinnovarsi efficacemente e offrire qualità di vita. Auspichiamo quindi che anche il resto del Cantone voglia sostenere con convinzione il credito cantonale di 7,1 milioni di franchi”.

Dal Luganese: ‘Critiche strumentali’

E un segnale arriva appunto dal Luganese, dove i Cittadini per il territorio sottolineano che pur se il tema è apparentemente solo locarnese, “è chiaro che una rete di trasporto pubblico efficiente è interessante per tutto il Cantone e anche per i turisti in visita. Con la realizzazione della galleria ferroviaria del Ceneri e della nuova linea Lugano-Locarno, il Locarnese è ora collegato in modo ottimale alla rete Tilo. Appare sempre più urgente quindi un nodo intermodale efficiente per accedere dalla stazione Ffs alla rete di trasporto pubblico su gomma”. Efficienza che alla stazione di Locarno non è più data, a parer loro.

Quanto alle critiche del comitato referendario, “appaiono infondate. Parlare di peggioramento della viabilità o di alternative migliori, dopo dieci anni di studi che hanno dimostrato il contrario, è un’operazione strumentale. È evidente che la vera preoccupazione è la riduzione di alcuni parcheggi e del traffico individuale motorizzato a favore dei mezzi del trasporto pubblico. Questo timore ignora che la riqualificazione dell’area garantirà maggiore sicurezza ed efficienza per pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico. Un traffico meglio organizzato e uno spazio pubblico di qualità garantiranno benefici anche ai commerci di Viale Cattori”.