Il gruppo 100valliviva, dopo la petizione legata alla sistemazione delle stazioni ferroviarie, richiama l'attenzione su alcune criticità ancora presenti
Dopo ‘Altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico’, la petizione contro i piani di sistemazione delle stazioni previsti dalle Fart sostenuta da circa 10mila firme, e i successivi incontri avvenuti con la Direzione dell’azienda di trasporto pubblico e il Comune delle Centovalli, i promotori salutano positivamente alcune migliorie apportate ai vari progetti (come le pensiline impermeabilizzate e l’aggiunta di correttivi che aiutano i passeggeri in attesa a meglio proteggersi dalle intemperie, la riapertura delle sale di attesa, la semplificazione dei piani di costruzione per le fermate di Palagnedra e Corcapolo). In una nota stampa che segue di poco la presentazione dei nuovi treni, fanno tuttavia presente che “permangono criticità significative legate all’accessibilità e alla praticità delle nuove stazioni, alla comprensione delle informazioni, alla comunicazione con l’utenza turistica (e residente) e all’interoperabilità tra Ffs e Fart. Come gruppo politico attivo sul e per il territorio, 100valliviva ritiene fondamentale che il trasporto pubblico centovallino vada incontro alle reali esigenze della popolazione residente e visitatrice”.
Per quanto riguarda le nuove stazioni, nello specifico, tra le criticità evidenziate figurano l’assenza, alla fermata di Verscio, di una tettoia-pensilina e banchine sul secondo binario; la mancanza di toilette accessibili alla stazione ferroviaria di Camedo, la mancanza di un pratico park&ride alla stazione di Intragna, l’assenza di collegamenti per l’alta valle dopo le 20 (Intragna è il capolinea); inoltre la cancellazione delle fermate di Sant’Antonio e di Ponte Brolla (causa lavori) per i treni diretti. Problemi secondo i firmatari esistono anche a livello di comunicazione (i ritardi dei treni non vengono annunciati), a livello di servizio ai turisti (“linguisticamente non si vede alcun impegno a essere inclusivi anche per turisti e ospiti, con la mancanza di annunci in tedesco o francese, cosa insolita per un treno a vocazione turistica”). Per quanto attiene il servizio serale,“per molti utenti risulta difficile capire che i treni alla sera siano rimpiazzati da bus (pannelli solo in italiano, luogo di partenza non chiaro)”. Mancano, non da ultimo, “informazioni circa le coincidenze con altri treni e bus sugli schermini digitali dei nuovi treni e negli annunci sul treno, che di nuovo sono solo in italiano”.
Il gruppo 100valliviva auspica che anche a queste criticità si possa, presto, porre rimedio, in modo tale da garantire all’utenza (indigena e ospite) il miglior servizio possibile lungo il tracciato della Centovallina.