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‘Treno della Centovallina, ecco cosa ancora non va’

Il gruppo 100valliviva, dopo la petizione legata alla sistemazione delle stazioni ferroviarie, richiama l'attenzione su alcune criticità ancora presenti

In sintesi:
  • Dopo le migliorie apportate alle stazioni ferroviarie, attenzione focalizzata ora sul servizio all'utenza
  • Si torna a perorare la causa dei collegamenti serali con l'alta valle e delle coincidenze con i bus e le Ffs
24 giugno 2025
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Dopo ‘Altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico’, la petizione contro i piani di sistemazione delle stazioni previsti dalle Fart sostenuta da circa 10mila firme, e i successivi incontri avvenuti con la Direzione dell’azienda di trasporto pubblico e il Comune delle Centovalli, i promotori salutano positivamente alcune migliorie apportate ai vari progetti (come le pensiline impermeabilizzate e l’aggiunta di correttivi che aiutano i passeggeri in attesa a meglio proteggersi dalle intemperie, la riapertura delle sale di attesa, la semplificazione dei piani di costruzione per le fermate di Palagnedra e Corcapolo). In una nota stampa che segue di poco la presentazione dei nuovi treni, fanno tuttavia presente che “permangono criticità significative legate all’accessibilità e alla praticità delle nuove stazioni, alla comprensione delle informazioni, alla comunicazione con l’utenza turistica (e residente) e all’interoperabilità tra Ffs e Fart. Come gruppo politico attivo sul e per il territorio, 100valliviva ritiene fondamentale che il trasporto pubblico centovallino vada incontro alle reali esigenze della popolazione residente e visitatrice”.

Per quanto riguarda le nuove stazioni, nello specifico, tra le criticità evidenziate figurano l’assenza, alla fermata di Verscio, di una tettoia-pensilina e banchine sul secondo binario; la mancanza di toilette accessibili alla stazione ferroviaria di Camedo, la mancanza di un pratico park&ride alla stazione di Intragna, l’assenza di collegamenti per l’alta valle dopo le 20 (Intragna è il capolinea); inoltre la cancellazione delle fermate di Sant’Antonio e di Ponte Brolla (causa lavori) per i treni diretti. Problemi secondo i firmatari esistono anche a livello di comunicazione (i ritardi dei treni non vengono annunciati), a livello di servizio ai turisti (“linguisticamente non si vede alcun impegno a essere inclusivi anche per turisti e ospiti, con la mancanza di annunci in tedesco o francese, cosa insolita per un treno a vocazione turistica”). Per quanto attiene il servizio serale,“per molti utenti risulta difficile capire che i treni alla sera siano rimpiazzati da bus (pannelli solo in italiano, luogo di partenza non chiaro)”. Mancano, non da ultimo, “informazioni circa le coincidenze con altri treni e bus sugli schermini digitali dei nuovi treni e negli annunci sul treno, che di nuovo sono solo in italiano”.

Il gruppo 100valliviva auspica che anche a queste criticità si possa, presto, porre rimedio, in modo tale da garantire all’utenza (indigena e ospite) il miglior servizio possibile lungo il tracciato della Centovallina.