Il lupo che a fine maggio, sui monti di San Carlo, in alta Bavona, ha attaccato e ucciso 7 capre, superando in una sola notte il limite del “danno rilevante” che l’Ordinanza federale fissa in 6 esemplari nell’arco di quattro mesi, è finito nel mirino dei guardiacaccia. Gli esami effettuati sui corpi delle carcasse delle povere capre hanno confermato che si tratta dello stesso predatore presente in zona. Come riferito dal portale della Rsi, è stato possibile confermare l’esclusione, dall’attacco, di esemplari del branco onsernonese (sui quali pende pure la decisione di riduzione del numero). Il Consiglio di Stato ha dunque dato il proprio consenso all’abbattimento dell’esemplare valmaggese. La decisione è apparsa lunedì sul Foglio ufficiale e avrà una validità di 60 giorni. Localizzare il predatore non è affatto evidente. Vuoi perché è in grado di percorrere, in poche ore, decine di chilometri, vuoi per la riapertura della Valle Rovana al turismo, con conseguente disturbo arrecato all’animale che potrebbe anche aver deciso di cambiare area.