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‘Caviègn folk festival’, il progetto etno-culturale compie 20 anni

La kermesse che anima corti e cortili del paese attraverso vari generi musicali, cucina, artigianato e animazioni è nata nel 2005. Venerdì si comincia

2 luglio 2025
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A 20 anni dalla prima edizione (2005), ecco il decimo ‘Caviègn Folk Festival’. Edizione, quella del 4-5 luglio, come sempre artigianale e creativa, senza distinzioni e barriere, particolarmente ricca di eventi musicali, proposte gastronomiche, arte, artigianato e cultura in una kermesse unica nel suo genere. Questo evento, lo ricordiamo, nasce due decenni fa su iniziativa dell'intraprendente Ilario Garbani Marcantini. Dopo anni di incontri nel suo cortile con i suoi allievi della scuola di cornamuse, Ilario ha pensato di “allargarsi” abbracciando l'intero paese, animato dalla convinzione che uno dei nuclei di Cavigliano – assieme a Cantoi e Canton Zott – avesse molto da offrire. «Era già allora un piccolo festival che spaziava su molti fronti – spiega l'interessato – La messa in funzione del forno a legna, fresco di restauro dopo un primo utilizzo per il 700° della Confederazione Svizzera, uno dei primi concerti della nota band dei Vad Vuc, le diverse cornamuse della scuola di allora dislocate nei vari cortili, il torchio aperto al pubblico con la sua storia speciale da raccontare (nel frattempo è stato scritto un libro che sarà acquistabile, a un prezzo speciale, in occasione del festival). Nel corso degli anni si sono avvicendati diversi gruppi e attrazioni: dai Vox Blenii al Camion delle Campane, dai Laeti Musici a Jan Laurenz, senza dimenticare alcuni gruppi cover di De André e dei De Sfroos e le suonate in diretta dal campanile di Cavigliano».

E quest’anno? «Il forno a legna compie vent’anni di sfornate e al torchio proporremo una degustazione di vini d’uva americana – Prosegue Ilario – per quanto riguarda la gastronomia spicca la presenza di una birra tra le più conosciute e apprezzate nel panorama delle ‘bionde’ artigianali ticinesi. Reduce da un grande successo alla quarta “Manggia in val” sarà possibile sorseggiare la birra “Valona”, con il suo gusto caratteristico forgiato dalla farina bóna della vicina Onsernone». La sera, maccheroni al sugo e qualche specialità gastronomica a sorpresa saranno serviti sulla Piazza della Gioventù.

La variegata offerta musicale

Per quanto riguarda la non meno importante parte musicale, «dalla vicina Italia due gruppi interverranno a presentare il loro repertorio e relativo disco. Dalla valle Vigezzo un gruppo spontaneo di donne e uomini proporrà dei canti per un salto a ritroso nel tempo, nell’Ottocento. Un secondo gruppo proviene, invece, da Intra e si chiama Lurènz. Si potrebbe dire che è nato un nuovo gruppo sulla scia di Van De Sfroos. Assolutamente da scoprire! Avremo anche il piacere di ospitare il “nostro” Paolo Tomamichel che ci intratterrà con le sue canzoni. Gli zampognari itineranti ci ricorderanno con il loro fresco repertorio a ballo che questo strumento non si suona solo a Natale. Ci sarà inoltre – novità – un gruppo che propone del jazz tradizionale».

Ma non è ancora tutto: mercatino, pittori in piazza, i libri di Eli Mordasini e di Davide Delise, artigianato con macramè, maglia, uncinetto, tombolo, creazione di sculture in legno con la motosega in tempo reale (Michael Dedini) e i simpatici asinelli di Erika che porteranno a spasso i bambini per le vie del nucleo. Sempre per i più piccoli sarà presente il ‘Trucca bimbi’ con Emerson e vi sarà inoltre la partecipazione del raccontastorie Andrea Jacot-Descombes, già conosciuto per aver animato diverse sfornate nel corso di questi anni. Ad aprire il ricco e variegato programma, venerdì sera si parte con Goccia di Voci, già protagonista in una precedente esibizione, un concerto da non perdere, una bellissima entrata per questa decima edizione. Un'esperienza tutta da vivere, un luogo dove incontrarsi, fare scoperte. Un Festival che nasce e si sviluppa grazie al contributo e la passione di tutti, in cui viene meno la separazione fisica fra musicisti e ascoltatori, fra artigiani e partecipanti, tra chi propone il proprio savoir faire e chi è semplicemente seduto ai tavoli o passeggia, incuriosito, tra le varie postazioni. Le emozioni della musica, la buona cucina, il piacere di condividere questi momenti in una dimensione conviviale, immersi in una cornice incantevole saranno, una volta ancora, gli ingredienti essenziali di questo originale appuntamento estivo.