I vertici dei due enti collinari hanno avviato uno studio per una fusione. Si tratterebbe di un ‘ritorno al passato’ che attende, ora, il parere del CdS
Verso l’aggregazione dei Patriziati di Orselina e di Muralto. Negli scorsi mesi le rispettive assemblee hanno condiviso la proposta di dare avvio a uno studio in vista della riunificazione degli enti. Sulla base di queste autorizzazioni gli Uffici patriziali si sono rivolti all’Autorità cantonale segnalando l’interesse di dare avvio a un processo aggregativo in base ai disposti previsti dalla Legge organica patriziale. Con questa richiesta si desidera infatti assicurare nuovi impulsi al Patriziato, anche in riferimento ai progetti in atto del risanamento boschivo e di valorizzazione del paesaggio di Orselina che hanno visto collaborare attivamente i due Patriziati con il Comune di Orselina.
L’intento del progetto aggregativo non è quindi solo di riportare i due patriziati alla situazione antecedente il 1903, quando c’era un’unica entità denominata Patriziato di Orselina-Muralto, ma soprattutto di assicurare l’operatività e nuovi stimoli per progetti futuri. Come detto, fino all'inizio del Novecento esisteva un unico Patriziato. Poi, in seguito alla separazione di Orselina e alla formazione nel 1881 di due comuni distinti (Orselina e Muralto), anche il Patriziato fu suddiviso, con decisione del Gran Consiglio del 15 maggio 1903, negli attuali Patriziati di Orselina e di Muralto. Recentemente il Consiglio di Stato, con decisione del 18 giugno 2025, ha condiviso la richiesta presentata e ha istituito un’apposita Commissione di studio che dovrà rassegnare il suo rapporto entro fine 2025. A comporre la Commissione sono stati designati per Orselina il presidente Diego Erba e la segretaria Nives Buetti, mentre per Muralto il presidente Pietro Mariotta e la segretaria Magali Nicora. La Commissione potrà valersi del supporto di Fausto Fornera, responsabile del Settore dei Patriziati, e del caposezione degli enti locali Marzio Della Santa. Sulla base del rapporto commissionale il Consiglio di Stato prenderà una decisione in merito che sarà poi sottoposta alle assemblee dei due Patriziati per esame e approvazione.