Una delegazione del Locarno Film Festival ha incontrato i contrari alla sostituzione della storica struttura ideata dall'architetto locarnese nel 1971
Faccia a faccia a Locarno. No, non si tratta di un film in concorso alla prossima edizione del Locarno Film Festival (in programma dal 6 al 16 agosto), bensì dell'incontro andato in scena negli scorsi giorni tra una delegazione del Pardo e una formata dai contrari al "pensionamento" del grande schermo (in particolare della struttura che lo sorregge) ideato dall'architetto locarnese Livio Vacchini nel 1971, decisione contro la quale è stata anche lanciata la petizione “Don’t touch the screen!” (che ha ormai superato le 4mila adesioni). A darne notizia sono gli stessi vertici della rassegna cinematografica.
"Con riferimento alle discussioni in corso sulla sostituzione della struttura metallica reticolare a supporto dello schermo di Piazza Grande, il Locarno Film Festival informa che in data 7 luglio 2025 ha avuto luogo un incontro con gli architetti Eloisa Vacchini, Michele Bardelli e Simone Turkewitsch – indica una nota –. Per il Locarno Film Festival erano presenti il vicepresidente del Consiglio di amministrazione Luigi Pedrazzini, il Ceo Raphaël Brunschwig e il direttore operativo Mattia De-Sassi. Nel corso dell’incontro, la direzione del Festival ha ribadito le ragioni che hanno portato alla decisione di adottare per l’edizione 2025 una nuova struttura metallica reticolare, di dimensioni equivalenti alla precedente ma con caratteristiche tecniche che permettono una riduzione significativa dei tempi e dei costi di montaggio e smontaggio. Consapevole del proprio ruolo pubblico e culturale, il Festival ha inoltre ribadito che scelte di questo tipo rispondono all’esigenza di coniugare rispetto per la memoria e sostenibilità gestionale. Alcune decisioni devono essere assunte con prontezza, ma il confronto resta aperto, come dimostrato dall’incontro stesso".
Il comunicato del Festival spiega come "da parte degli architetti è stata sottolineata l’importanza del progetto originario dell’arch. Livio Vacchini nella storia dell’architettura svizzera ed europea dell’epoca. L’intuizione di Vacchini ha rinnovato profondamente il Festival, trasformando la Piazza in uno spazio unico di cultura condivisa. In questo senso, ogni cambiamento va ponderato con grande attenzione, tenendo conto del valore della struttura, divenuta con il tempo una delle icone del Festival. Il Locarno Film Festival ha infine confermato la propria disponibilità ad avviare un dialogo costruttivo volto ad affrontare le sfide future legate alle infrastrutture del Festival".