È una delle richieste della Scia al titolare di bar che sta bloccando ogni decisione sul ‘post-Moon&Stars’. Chiesto anche un tavolo di discussione
Il titolare dell'esercizio pubblico ritiri “immediatamente” il suo ricorso “per il bene collettivo della Città” e perché “è inaccettabile che Locarno rischi di perdere una delle sue manifestazioni più importanti per una questione procedurale e individuale”. Inoltre – o sarebbe meglio dire subordinatamente – il Consiglio di Stato si faccia parte attiva affinché il Tribunale amministrativo “possa trattare rapidamente il ricorso e sbloccare la situazione, garantendo l’interesse collettivo e riconoscendo l’impatto economico, sociale e culturale che la sospensione del procedimento potrebbe generare in futuro”.
Il ricorso in questione è quello che a Locarno blocca qualsiasi decisione municipale in merito all'assegnazione dei concerti estivi dal 2027 al 2031, quindi dopo la scadenza del contratto attualmente stipulato fra il Comune e MSF, la società di “Moon&Stars”.
A parlarne è la Società commercianti industriali e artigiani (Scia), che si fa portavoce dei negozianti di via alla Ramogna, che negli ultimi giorni avevano promosso una petizione per “tutelare ‘Moon&Stars’”, con oltre 600 firme già consegnate a Palazzo Marcacci. Un'altra richiesta al Cantone è che “vengano considerati strumenti o modalità per evitare che, in futuro, l’interesse pubblico possa venire bloccato da azioni che, pur legittime, producono effetti sproporzionati per l’intera collettività”.
La Scia chiede inoltre al Municipio di Locarno di convocare un incontro ufficiale con la Città, alla presenza dell'esercente che ha presentato il ricorso, degli organizzatori di “Moon&Stars”, di una delegazione dei commercianti e di eventuali rappresentanti del Cantone e altri portatori d'interesse come ente turistico, Gastrosuisse ed esponenti del settore alberghiero.