Cisa e BaseCamp propongono domani una giornata dedicata alla creatività emergente, accogliendo sei istituti con venti cortometraggi
Venti cortometraggi, sei scuole di cinema svizzere e una domanda: come si insegna a fare cinema in un’epoca di transizione? Sabato 9 agosto, il Cisa, in collaborazione con BaseCamp, porta nuovamente al Locarno Film Festival una giornata dedicata alla creatività emergente, tra riflessioni sul futuro della formazione audiovisiva e proiezioni dei migliori lavori realizzati dagli studenti.
L’edizione 2025 di “Film Foundry: Young Swiss Cinema”, oltre a essere una vetrina del giovane cinema elvetico, sarà anche uno spazio critico per interrogarsi sulla formazione cinematografica in un mondo in rapida evoluzione. Intelligenza artificiale, pratiche ibride, nuovi linguaggi: al centro della riflessione ci sono le sfide e le opportunità che attendono la prossima generazione di professionisti del cinema.
La giornata si aprirà alle 11 all’Istituto Sant’Eugenio con la tavola rotonda intitolata “Cinema, as Seen by the Bot – Teaching, Producing and Curating Cinema in the Age of AI”, organizzata in sinergia con il BaseCamp. Un momento di confronto aperto, in lingua inglese, dove docenti e professionisti del settore discuteranno l’impatto crescente dell’intelligenza artificiale sul cinema e su come questa stia trasformando non solo le pratiche creative, ma anche i modelli educativi. Tra i relatori Felix A. Bachmann, co-direttore del Generative Center di Lugano e pioniere dell’arte guidata dall’IA; Elettra Fiumi, regista e produttrice attiva tra Svizzera e Stati Uniti; e Manuel Flurin Hendry, regista e docente alla ZHdK e al Politecnico di Zurigo. A moderare l’incontro sarà Marco Poloni, direttore del Cisa.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14, la Sala 2 del Palacinema di Locarno ospiterà la proiezione di una selezione di venti cortometraggi realizzati dagli studenti delle principali scuole di cinema svizzere: la ZHdK di Zurigo, la Hslu di Lucerna, l’Ecal di Losanna, la Head di Ginevra, l’Usi di Lugano e il Cisa di Locarno. Un mosaico di voci, generi e visioni che riflette le trasformazioni in atto nel panorama audiovisivo contemporaneo. I dettagli delle proiezioni sono disponibili nel programma del Locarno Film Festival e sul sito www.cisaonline.ch. L’ingresso alle proiezioni è gratuito fino a esaurimento posti.
A sottolineare il valore della formazione proposta dal Cisa, arriva anche una nuova importante conferma: per il terzo anno consecutivo, un film realizzato da un diplomato della scuola è stato selezionato nella sezione “Pardi di domani – concorso nazionale” del Locarno Film Festival. Si tratta di “Tusen Toner”, diretto da Francesco Poloni, ambientato a Kiruna, cittadina mineraria nel profondo nord della Svezia. Il film racconta la storia di quattro giovani musicisti che vedono demolire il loro studio di registrazione a causa dell’instabilità del terreno provocata dall’espansione della miniera locale, uno dei giacimenti di ferro più grandi al mondo. Tra sogni giovanili e pressioni geopolitiche, “Tusen Toner” è il ritratto di una generazione che assiste alla fine delle proprie certezze sotto il peso di logiche economiche globali.