Locarno, con una mozione il gruppo del Centro chiede l'istituzione di un gremio da consultare obbligatoriamente sui temi che gli competono
A Locarno va istituita una Commissione Giovani che funga da organo consultivo permanente del Comune. Dovrà essere composta da giovani residenti o attivi a Locarno (studenti, apprendisti, lavoratori) di età indicativa compresa fra i 15 e i 25 anni. Composizione, modalità di nomina, durata del mandato e competenze andranno definite tramite apposita modifica del Regolamento comunale. E viene istituito l’obbligo di consultazione “per tutte le materie che riguardano politiche giovanili, spazi pubblici, eventi e progetti rivolti ai giovani”.
È quanto chiede il Centro di Locarno con una mozione di Barbara Angelini Piva e Saso Lazarov, sottoscritta anche da Giuseppe Abbatiello, Yvonne Ballestra Cotti, Mauro Belgeri, Simone Beltrame, Mattia Scaffetta e Giorgio Toprak.
Il Centro ricorda che Locarno ha partecipato al progetto “Locarnese Giovani Insieme Costruiamola”, che aveva coinvolto giovani fra i 14 e i 20 anni in una ricerca tra pari per raccogliere proposte per migliorare opportunità di vita e di partecipazione giovanile. “Dalla ricerca emerge con chiarezza che solo il 2% degli intervistati si sente ascoltato dal Comune, mentre le richieste più frequenti sono un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali, spazi di aggregazione, eventi dedicati, luoghi di studio e di incontro e un dialogo più aperto con le istituzioni”, considerano i consiglieri autori della mozione, che ricordano anche come “le piste di lavoro individuate nel progetto raccomandano esplicitamente la creazione di un forum o di una commissione consultiva dei giovani, quale strumento per favorire la partecipazione e l'ascolto”.
Altre considerazioni sono legate alla nuova Legge per i giovani approvata a giugno dal parlamento e che “riconosce la partecipazione dei giovani alla vita sociale, culturale e politica quale obiettivo prioritario delle politiche giovanili. Tale legge, ispirandosi alla Costituzione cantonale, alla Costituzione federale e alla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, sottolinea che i giovani devono essere coinvolti nei processi decisionali che li riguardano, e che i Comuni hanno un ruolo chiave nella creazione di strumenti e spazi di partecipazione effettiva”. Senza dimenticare che “la stessa legge evidenzia che I'ascolto e la partecipazione giovanile rafforzano la coesione sociale, contrastano fenomeni di esclusione e povertà educativa e sono un investimento per la cittadinanza attiva e responsabile delle future generazioni”. Va da sé che “Locarno, quale centro urbano di riferimento per l'intero Locarnese, ha la responsabilità di porsi come esempio nella promozione di politiche giovanili strutturate, superando logiche episodiche e garantendo continuità”.
L’invito è quindi di istituzionalizzare il gremio inserendolo nel Regolamento comunale, affinché diventi “un canale stabile, riconosciuto e vincolante per il confronto tra giovani e autorità, dando seguito sia alle richieste emerse dal territorio, sia alle nuove disposizioni legislative cantonali”.
Per il Centro, infine, l’istituzione di una Commissione Giovani “costituirebbe un segnale forte di apertura e ascolto verso le nuove generazioni, trasformando il loro ruolo da semplici destinatari di politiche a veri coprotagonisti della vita cittadina”.