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Nuova Rivapiana, parte prima. Per la riqualifica chiesti 800mila franchi

Inizia a Minusio il progetto di riqualifica di via alla Riva: confermata la stradina rossa, ma ci saranno inserti in ciottolato. Poi si andrà nel nucleo

La futura sistemazione in zona Portigon
(bartke pedrazzini architetti)
15 settembre 2025
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Rivapiana a Minusio cambia pelle e le migliorie alle viste potrebbero (dovrebbero) influire anche sulla sempre difficile convivenza fra pedoni e ciclisti, inducendo i secondi finalmente a prediligere il transito sulla parallela via Rinaldo Simen, che diventerà, come indicato anche a Piano delle opere, strada ciclabile che mette letteralmente le bici al centro della carreggiata.

Il problema, su via alla Riva, è da anni al centro del dibattito e ha portato alla progressiva attuazione di diverse soluzioni (segnaletica, percorsi differenziati, dissuasori), delle quali per altro nessuna capace di risolverlo. Ora, con la richiesta di un credito di 800mila franchi, il Municipio ha deciso di puntare su una importante riqualifica che riguarda prima di tutto la parte bassa del nucleo di Rivapiana – inizialmente dal civico 5 di via alla Riva (non distante dall’inizio della stradina rossa a confine con Muralto) fino a poco prima dell’incrocio con via Verbano, all’entrata est della stazione Tilo –; poi si procederà in direzione di Mappo, passando dall’ex Navegna, dove pure è previsto un intervento di riqualifica con rifacimento del ponte. Contestualmente, secondo una tempistica ancora da stabilire, si completerà il discorso riguardante tutto il nucleo di Rivapiana, valorizzando, previa concessione di uno specifico credito, la parte alta della frazione. Il tutto, per rispondere alle esigenze espresse una manciata di anni fa dalla stessa popolazione di Rivapiana tramite una petizione che chiedeva un nuovo arredo urbano.

Nuova luce sul Portigon

Nella prima fase – quella per cui l’esecutivo chiede appunto ora gli 800mila franchi – verrà posata una nuova pavimentazione in asfalto di colore rosso (come adesso) con la particolarità di ampi inserti in ciottolato “affogato” (levigato) in corrispondenza con punti sensibili che incrociano collegamenti con la parte alta di Rivapiana. Quello principale riguarda la tratta fra lo sbocco di via San Quirico (scendendo dal passaggio a livello a ovest della fermata Tilo) fino quasi all’intersezione con via Verbano. Parliamo quindi in sostanza della zona a lago che comprende l’area del Portigon con la vicina Osteria La Riva. Lì la pavimentazione sarà in acciottolato, con lastricato centrale, e il verde verrà spinto a filo della carreggiata, dando continuità al pratone che digrada verso il lago. Lo scempio dell’attuale pavimentazione, ferita in più punti, verrà sostituito da quella che risulterà essere una sorta di strada-piazza a lago. Per altro, lo stato a dir poco fatiscente della pavimentazione riguarda gran parte della stradina rossa, dal confine con Muralto a Mappo.

Di una simile riqualifica (pavimentazione in acciottolato), ma in scala ridotta, beneficerà anche la tratta di via alla Riva sottostante Villa San Quirico, con il parco giochi a lago, gli adiacenti servizi igienici e la fontana (che sarà sostituita da una più consona e a livello stradina, per rispondere anche alle esigenze dei disabili).

Il progetto è seguito dalla capodicastero Genio civile e Pianificazione, architetto Francesca Guscetti, che vi ha lavorato a stretto contatto con lo studio Bartke Pedrazzini Architetti (lo stesso che si è appena aggiudicato il concorso per la riqualifica della Rotonda di Piazza Castello a Locarno) nella persona dell’architetto Marina Pedrazzini.

L’obiettivo progettuale, stando al messaggio, è “restituire qualità urbana e paesaggistica a uno spazio pubblico attualmente frammentato e compromesso, attraverso un’azione di riprogettazione attenta sia agli aspetti funzionali, sia alla valorizzazione del contesto naturale e storico”. In più, l’intervento si propone di “aumentare la sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici” e, punto importantissimo, mitigare appunto i conflitti tra i diversi utenti della strada, in particolare tra pedoni e mezzi di mobilità dolce come biciclette e monopattini elettrici. Questo, “rallentando efficacemente il traffico, senza ricorrere a elementi di dissuasione artificiale e visivamente estranei come i dissuasori in plastica, ma attraverso dispositivi integrati nella pavimentazione, capaci di unire efficacia funzionale e coerenza espressiva”. I nuovi dissuasori prenderanno consistenza visiva in prossimità delle zone più sensibili. Inoltre, a margine della strada verrà introdotta una fascia continua in ciottolato drenante e verranno rimossi i paracarri in pietra ancora esistenti, che sono oggettivamente bruttini, ma soprattutto risultano anacronistici rispetto all’attuale funzione della stradina rossa.

Nelle mire del Municipio “l’inserimento del ciottolato – materiale tradizionalmente legato al tessuto viario del nucleo – anticipa e prepara il terreno per i futuri interventi di riqualificazione dei viali storici nella parte alta del nucleo, rafforzando così la continuità materica e linguistica dell’insieme”. Come accennato, l’intervento sulla parte alta seguirà e sarà economicamente più significativo: a preventivo si parla di una spesa di circa 2,7 milioni di franchi.

Nel messaggio degli 800mila franchi si parla anche di ulteriori 100mila franchi per realizzare un piccolo volume di servizio previsto in zona Portigon. Ospiterà una cabina Ses, cestini per la raccolta rifiuti e forse dei servizi igienici.