Spazi attuali troppo piccoli: l'azienda leader nel settore degli ascensori andrà nello stabile ex Pramac in zona industriale per crescere ulteriormente
Schindler lascia Locarno per trasferirsi... sempre a Locarno, ma in zona industriale di interesse cantonale a Riazzino. Occuperà lo stabile ex Pramac, che sarà debitamente ampliato e adeguato per diventare quello che la grande azienda, in una nota, definisce “centro di competenza globale di Schindler per l'elettronica”. Succederà nel primo semestre del 2028 per dare continuità territoriale a un'azienda che da 80 anni produce componenti elettronici per i sistemi di controllo degli ascensori destinati al mercato globale e che occupa attualmente oltre 400 collaboratori.
A sorprendere in positivo, nell'annuncio del prossimo trasferimento, è naturalmente il carattere della scelta: non la solita delocalizzazione di cui si parla in casi simili, ma la conferma di un posizionamento territoriale. A Riazzino si trasferirà infatti la produzione dell'elettronica. Il che, per Schindler, riafferma appunto “l'impegno nei confronti della piazza di produzione Ticino” nonché “la propria responsabilità nei confronti dei collaboratori, provenienti in maggioranza dal Ticino e dalle regioni limitrofe del Nord Italia”.
Il problema emerso in relazione all'attuale e storica sede è che gli spazi stanno diventando troppo piccoli. Oltre a ciò, v'è l'aspetto della “posizione nel mezzo di un quartiere residenziale”. Insomma, ciò rende difficile l'ulteriore sviluppo dello stabilimento.
Nella nuova sede in zona industriale, su una superficie di 16mila metri (su un solo piano) verranno riunite tutte le aree dedicate all'elettronica e al montaggio. I nuovi processi verranno garantiti con “soluzioni logistiche completamente automatizzate, compreso un nuovo magazzino, pure automatizzato”, si legge.
L'obiettivo è quello di “creare le premesse per un'ulteriore crescita, processi di produzione ottimizzati e uno sviluppo sostenibile a lungo termine”. Sostenibile sarà anche il concetto energetico con cui sarà gestito il nuovo stabilimento, grazie a impianti fotovoltaici e un sistema intelligente di controllo dell'energia e dei processi”.
Come detto, la sede ampliata diventerà centro di competenza globale di Schindler per l'elettronica. Parliamo di un Gruppo svizzero, fondato nel 1874, che è oggi fra i principali fornitori mondiali di ascensori, scale mobili e servizi correlati. Dà lavoro a oltre 69mila collaboratori in più di 100 Paesi. Nel 1892 cominciò la produzione di ascensori elettrici, favorita dalla crescita del numero di alberghi in Svizzera. È poi seguita una grande espansione internazionale: nel 1980 Schindler è stata la prima ditta occidentale a concludere una joint-venture con un'azienda di stato cinese. Pur essendo quotata in borsa, la società fondata da Robert Schindler vede ancora come principale azionista la famiglia del capostipite, giunta ormai alla quinta generazione.
Un dettaglio nel complesso marginale, ma significativo in ottica locale riguarda gli apprendisti in formazione a Locarno: sono 22 fra tecnici in elettronica e in automazione.
Michele Peretti, attuale responsabile dello stabilimento di Locarno, nota che «con quello nuovo gettiamo le basi per una crescita sostenibile, garantiamo posti di lavoro a lungo termine nella regione e fissiamo nuovi standard nella produzione elettronica».
Oltremodo positiva è stata la reazione della Città alla notizia del trasferimento interno. Secondo il sindaco Nicola Pini «in un momento di incertezza economica e di concorrenza globale, il fatto che una grande azienda come Schindler continui a credere e investire a Locarno è una bellissima notizia non solo per la Città, ma per il Ticino tutto. Si tratta di un’eccellenza mondiale che decide di stare da noi, con noi. Il progetto di nuova sede mostra da un lato l’attaccamento di questa importante realtà al nostro territorio e dall’altro la valenza strategica della nostra zona industriale di interesse cantonale. Come Municipio di Locarno siamo molto felici di poter continuare a contare su Schindler e collaborare con lei. Perché non si tratta solo di entrate fiscali e preziosi posti di lavoro, ma anche e soprattutto di innovazione, qualità, persone, competenze, conoscenze, progetti, credibilità e futuro».
A luglio il Gruppo Schindler, che ha sede a Lucerna, aveva comunicato un calo del fatturato ma anche una crescita dei profitti.