Locarnese

‘Locarno simbolo di pace. La nostra voce contro ogni guerra’

Dal plenum docenti dell'Istituto scolastico comunale un appello al governo federale: ‘Denunciare le violazioni e riconoscere lo Stato palestinese’

Gaza
(Keystone)
14 ottobre 2025
|

Unirsi “in un appello comune per la pace, la salvaguardia della vita umana e il rispetto del diritto fondamentale di ogni bambino e bambina a un’infanzia serena, libera dalla paura, dalla violenza e dalla privazione”. È la decisione del plenum dei docenti dell'Istituto scolastico di Locarno e collina. “Locarno è da tempo simbolo di pace – scrivono –. Nel 1925, la nostra città ospitò, tra le mura del Castello Visconteo e il Palazzo del Pretorio, la negoziazione di un patto internazionale che ambiva a garantire la stabilità e il dialogo tra le nazioni europee, dopo gli orrori della Prima Guerra Mondiale. Quello spirito di riconciliazione e fiducia reciproca continua a vivere nei nostri pensieri e nel nostro impegno educativo, che onoriamo con la nostra sensibilità, la nostra accoglienza e la nostra professionalità verso tutti gli allievi e, prima ancora, verso tutti i bambini e le loro famiglie”.

È con questo spirito, proseguono, “che oggi desideriamo far sentire la nostra voce contro ogni guerra, ogni occupazione, ogni atto di terrore che colpisce civili innocenti, in Palestina come in ogni altra parte del mondo, dove i bambini soffrono e muoiono a causa di conflitti armati. Vediamo con sgomento scuole distrutte, famiglie spezzate, sogni infranti prima ancora di poter germogliare. Ogni bomba che cade su una casa, su un ospedale, su una scuola, è una ferita inferta all’umanità intera. Rivendichiamo con forza il diritto all’infanzia: un diritto universale, inviolabile, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti dell’infanzia approvata dalle Nazioni Unite nel 1989. Un diritto che deve valere per ogni bambino, senza distinzioni di nazionalità, religione o luogo di nascita. Come professionisti della scuola, il nostro compito è quello di seminare conoscenza, empatia, senso critico e speranza. Da insegnanti, come possiamo continuare (in una situazione come questa) a educare alla pace, se il mondo che circonda i nostri allievi continua a perpetuare l’ingiustizia e la violenza?”.

L'invito al governo federale è quello di “intraprendere azioni concrete laddove il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale vengono costantemente violati per denunciare ciò che accade nei Territori palestinesi, la cui responsabilità del governo israeliano è sotto gli occhi di tutti. Senza paura, senza temere ripercussioni”.

Inoltre, così come fatto da svariati governi di nazioni importanti quali Gran Bretagna, Australia, Portogallo, Canada e Francia, “che hanno lanciato un forte segnale simbolico e politico, oltre alle numerose manifestazioni in diverse città ticinesi e del mondo intero, chiediamo che lo Stato palestinese sia riconosciuto a tutti gli effetti. Perché la pace non sia solo l’assenza di guerra, ma la presenza viva di diritti, dignità e futuro”.