Locarnese

L'Ospedale La Carità in tempo di guerra: una targa per ricordare

Martedì 11 novembre dalle 12 nell'aula magna dello stabile A del Dfa una commemorazione del ruolo umanitario del nosocomio tra il 1943 e il '45

9 novembre 2025
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Sarà posata martedì 11 novembre sullo stabile che oggi ospita una parte del Dfa/Asp a Locarno una targa commemorativa in memoria delle persone che trovarono rifugio nel Locarnese tra il 1943 e il 1945 e in riconoscenza del personale medico e infermieristico del nosocomio. L'ubicazione non è ovviamente casuale. Lo stabile in questione sorge dove un tempo c'era l'Ospedale La Carità, che fu un cruciale punto di riferimento umanitario durante gli anni più oscuri della Seconda guerra mondiale, in particolare appunto tra il 1943 e il 1945. Dopo l'armistizio italiano nel settembre del '43, nel Nord Italia scoppiava una guerra tra partigiani e soldati fascisti della Repubblica di Salò. Soprattutto dopo la caduta della Repubblica partigiana dell’Ossola nell’ottobre 1944, l’Ospedale La Carità accolse e curò numerosi feriti e malati che in Svizzera trovarono rifugio.

Di quel periodo sono rimasti solo pochi documenti e non sorprende quindi che questo capitolo della storia della città di Locarno sia stato quasi dimenticato. Gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale rappresentano un’occasione per ripercorrere e celebrare il ruolo assunto dall’Ospedale La Carità, che in quel periodo divenne una delle istituzioni più attive e cruciali nel prestare aiuto e soccorso durante il conflitto.

L’evento, alla presenza di rappresentanti delle autorità cantonali e della Città di Locarno, si terrà dunque martedì 11 novembre dalle 12 nell'aula magna dello stabile A del Dfa. Dopo gli interventi del direttore Dfa Alberto Piatti, della direttrice del Decs Marina Carobbio Guscetti e del sindaco Nicola Pini, seguiranno approfondimenti storici a cura di Rodolfo Huber (archivista della Città e autore del volume “Il Locarnese e il suo ospedale”); Sonia Castro Mallamaci (professoressa associata in didattica della storia); Lisa Fornara (docente professionista Senior al Dfa); Alexander Grass (giornalista e membro del gruppo per la memoria 1943-1945); e Massimo Bianchi, che porterà la sua testimonianza di figlio di Adriano Bianchi, paziente alla Carità nel 1944.

La posa della targa commemorativa è prevista alle 13 e sarà seguita da un aperitivo offerto. La partecipazione è gratuita è aperta a tutti. Gradita l'iscrizione tramite il formulario online che si trova visitando il sito www.supsi.ch/una-targa-commemorativa-per-ricordare.