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A Lugano il Credit Suisse si sposta in Piazzetta della Posta

Ma negli spazi dell’Ubs il Cs, almeno per il momento, manterrà sportelli, tecnologia e personale dedicati

L’Ubs di Piazzetta Posta
(Ti-press/Gianinazzi)
1 febbraio 2025
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La progressiva integrazione di Credit Suisse nella Banca Ubs avrà presto i suoi effetti anche a Lugano. Negli scorsi giorni la clientela di Cs è infatti stata informata di un importante trasloco: il servizio finora erogato dalle due filiali cittadine, in Piazza Riforma e in via Vegezzi, dal prossimo 24 marzo si sposterà in Piazzetta della Posta, vale a dire nella grande sede di Ubs ubicata fra la Posta la pensilina Tpl.

La soluzione di accorpare le attività delle due banche in molte località ticinesi e svizzere è emersa subito dopo l’acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs. Recentemente abbiamo riferito della chiusura della storica sede di Chiasso di Cs, in piazza Indipendenza, col trasloco di parte dei dipendenti nel Palazzo Mercurio dell’Ubs chiassese. Un’analoga operazione è stata annunciata venerdì per le attività a Locarno, in questi due casi lo ‘switch’ è imminente: scatterà lunedì 3 febbraio.

Si resta in Piazza

Per Lugano il piano prevede il mantenimento di Credit Suisse con propri sportelli e il personale già attivo, all’interno degli spazi della Ubs. L’accorpamento, si legge nella lettera ai clienti, «non comporta per ora nessuna modifica nella sua relazione d’affari con Credit Suisse: i servizi di base per le operazioni bancarie e i suoi consueti interlocutori continuano a essere a sua disposizione». Ma cosa succederà all’atto pratico? Lo abbiamo chiesto a Luca Pedrotti, direttore di Ubs Ticino. «Il Credit Suisse di Piazza Riforma verrà mantenuto, con un altro utilizzo, mentre il palazzo di via Vegezzi è stato venduto a Banca Stato» precisa. «Semplicemente, i clienti Credit Suisse in Piazzetta Posta avranno degli sportelli dedicati. Questo perché al momento si manterranno le due piattaforme tecnologiche dedicate, quella del Credit Suisse e quella dell’Ubs». Dentro lo stesso stabile ma con ‘reti’ diverse, per così dire: «Tutto ciò almeno fino alla migrazione dei dati, che avverrà verso settembre/ottobre». Cosa succederà al personale ex Cs luganese, circa 150 persone? «Tutto il personale verrà spostato e ogni dipendente di Credit Suisse avrà una nuova postazione di lavoro». Sono previsti licenziamenti? «No, confermo che non sono previsti licenziamenti». Già venduto il palazzo di via Vegezzi 1, sfugge a tutta questa migrazione la sede di Piazza Riforma del Credit Suisse che, ci risponde sempre il direttore «rimarrà a disposizione della clientela estera, in particolare italiana». Tra l’altro a pochi metri del Cs, nella parte opposta di Piazza Riforma, si trova pure una sede di Ubs. Anche questa dovrebbe restare in servizio, stando a quanto dichiarato mesi fa dallo stesso direttor Pedrotti e questo anche perché entrambi gi stabili sono di proprietà e non in affitto.

Credit Suisse al termine di una crisi assai profonda, nel 2023 era stata acquisita da Ubs, l’altra grande banca svizzera: un salvataggio, si ricorderà che aveva fatto molto discutere. Nel giugno dello scorso anno l’integrazione era stata completata e la società Credit Suisse Ag aveva cessato di esistere, venendo cancellata dal registro di commercio del Canton Zurigo. È quindi partito un progetto di razionalizzazione delle risorse, che ha portato molte chiusure o accorpamenti delle due strutture. Al termine di questo processo il numero complessivo di filiali dovrebbe diminuire di ua novantina. Ne resterebbero cioè circa 190, vale a dire lo stesso numero di filiali di cui disponeva Ubs, mentre Cs ne contava poco meno di un centinaio. Una eliminazione di doppioni, così è stata spiegata questa manovra.

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