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Uber Eats a Lugano, pro e contro dello sbarco

L’arrivo della piattaforma statunitense provoca umori contrastanti. Unia è preoccupata e GastroLugano vede di buon occhio l’aumento della concorrenza

In sintesi:
  • Le opinioni sono contrastanti
  • C’è chi guarda al possibile vantaggio economico
Tra le proposte ci sono tanti prodotti da fast food
(Uber Eats)
9 febbraio 2025
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Un nuovo servizio delivery approda in Ticino. Uber Eats, la piattaforma digitale statunitense creata nel 2014 dalla casa madre Uber, dopo il servizio taxi, aggiunge anche le consegne a domicilio di pasti. E, come fatto nell’estate scorsa con i taxisti, inizia da Lugano a tessere la sua rete di ristoranti e rivenditori di piatti caldi affiliati. A poche ore dal suo arrivo, le opinioni sono contrastanti: c’è chi è preoccupato per le condizioni di lavoro dei collaboratori e chi guarda al possibile vantaggio economico per i ristoratori e per i clienti.

Unia: ‘Falso lavoro indipendente’

Considerati i precedenti di Uber Eats in Svizzera, che hanno portato l’azienda a scontrarsi con il Dipartimento dell’economia e dell’impiego del Canton Ginevra fino al Tribunale federale, il sindacato Unia ribadisce la sua contrarietà in merito a questo nuovo servizio: «Nonostante le nostre continue denunce nei confronti di queste aziende attive nel delivery, lo sfruttamento dei lavoratori continua – sottolinea Chiara Landi, responsabile del settore terziario di Unia Regione Ticino e Moesa –. Purtroppo Uber Eats, nonostante ci siano già delle sentenze cresciute in giudicato in Svizzera romanda, continua con questo abuso del falso lavoro indipendente. Come sindacato ci chiediamo come mai le istituzioni del nostro cantone dall’arrivo di Uber in Ticino, ancora non si siano mosse per impedire questo sfruttamento nei confronti di questi lavoratori che a tutti gli effetti sono dipendenti ma che così non vengono trattati, quindi eludendo tutte le leggi relative al salario minimo, alle assicurazioni sociali e alle coperture assicurative».

Questa situazione, poco chiara e con tempi lunghi a causa delle vertenze contro questo tipo di aziende, non è una novità. La stessa Unia nel corso del 2023 aveva preso posizione in merito ad alcune segnalazioni giunte a ‘laRegione’, da parte di un fattorino (ormai denominato con l’appellativo inglese di driver) sulla precaria situazione lavorativa per i collaboratori di Divoora. In quell’occasione, Landi ci aveva ricordato che si era attivato anche l’Ispettorato del lavoro, e che stavano attendendo che “la politica aprisse gli occhi e si facesse avanti attraverso un intervento proattivo per porre fine a questa situazione di sfruttamento e di illegalità”. Tuttavia, a oggi, pare che non siano stati fatti dei passi avanti: «Stranamente in questo settore la giustizia sembra procedere con più lentezza rispetto alla norma. Abbiamo adito le dovute istanze giuridiche nel lontano luglio del 2022 e a oggi non siamo nemmeno arrivati al giudizio di prima istanza. Nel frattempo però i driver continuano a lavorare anche gratuitamente per questa azienda nell’indifferenza di tutti».

GastroLugano: ‘Aderiranno più ristoratori’

L’arrivo della piattaforma è invece visto di buon occhio da Michele Unternährer, presidente di GastroLugano: «Un po’ di concorrenza non può che fare del bene. In questo settore, Uber Eats è la più importante in Svizzera e ha sicuramente le carte in tavola per abbassare la percentuale di commissione che i ristoratori pagano alle altre piattaforme attive sul territorio, che raggiungono quasi il 30% del prezzo di consegna». Per Unternährer, un vantaggio legato all’incremento della concorrenza lo avrà anche il consumatore finale: «Forse aderiranno più ristoratori e, in questo modo, più persone potranno accedere a questo servizio. La popolazione ormai è sempre più abituata a ordinare il cibo a casa e questo è un servizio in più, utile ai ristoratori che avranno sempre più clienti e ai consumatori che potranno beneficiare di una scelta più ampia dei piatti che potranno ordinare da casa». Per il momento, sono 16 tra ristoranti e rivenditori di pizza o panini quelli già attivi sul sito apposito, e potrebbero aumentare, come ha precisato in un comunicato Guillaume Malfait, general manager di Uber Eats Svizzera: “Le prossime settimane saranno dedicate allo sviluppo di nuove collaborazioni con i ristoranti e all’ulteriore espansione delle nostre zone di consegna”.

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