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Sorpasso al Maglio, verso un via libera critico

Tanti rimproveri al Municipio di Lugano ma la maggioranza del Legislativo pare orientata a digerire i costi aggiuntivi di 7,4 milioni di franchi

In sintesi:
  • Diversificate le posizioni dei capigruppo in Consiglio comunale, si passa da quelli più morigerati a quelli che osano anticipare il voto contrario.
  • Alcuni denunciano il fatto che il superamento dei crediti votati, seppur con tutte le giustificazioni del caso, stia assumendo i contorni di una prassi consolidata.
Lo stato del cantiere verso la fine del mese scorso
(Ti-Press)
4 aprile 2025
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Fioccheranno i rimproveri, ma è destinato a ottenere il consenso della maggioranza del Consiglio comunale di Lugano il sorpasso di spesa di 7,4 milioni di franchi per i lavori eseguiti al Centro Sportivo al Maglio, nell’ambito del Polo sportivo e degli eventi (Pse). Soprattutto perché i soldi richiesti al Legislativo sono stati già spesi. Del resto, l’entità del credito suppletorio è nettamente inferiore (anche se l’aumento dei costi è pari al 12,6%), rispetto all’ampia cifra per i costi di realizzazione della Rete tram-treno del Luganese (Rttl), che è schizzata da 490 a oltre 720 milioni di franchi. Inoltre, il Municipio, prima di comunicare pubblicamente la notizia con tutte le giustificazioni del caso, aveva già informato la Gestione del significativo incremento dell’onere, quindi sarà meno tribolata la digestione di questo boccone amaro. Il sorpasso di spesa verrà esaminato dalle commissioni prossimamente. Nel frattempo, il messaggio è disponibile sul sito Internet della Città. In questo giro d’orizzonte, presentiamo le posizioni dei capigruppo in Consiglio comunale. Il tenore dei commenti varia: da quelli più morigerati, mentre altri osano anticipare il voto contrario, quando verrà affrontato il tema durante una delle prossime sedute.

‘Bisogna capire come sia stato possibile’

Il gruppo Plr/Pvl, afferma la capogruppo Natalia Ferrara, vuole anzitutto «capire come sia stato possibile il superamento di spesa, di quali voci si compongono questi milioni, se la riconciliazione dei conti è convincente e capire la questione legata alla situazione dei terreni e al loro uso (prima per le squadre giovanili, ora per ospitare partite di Prima Lega del Lugano Under 21 e della squadra femminile). Siamo a favore dello sport e delle infrastrutture necessarie, ciononostante questi superamenti di spesa non possono passare sotto silenzio». La capogruppo ribadisce: «Come detto per il Tram-treno, ogni aumento dev’essere analizzato criticamente, per fare chiarezza e fare meglio, ricordandosi sempre che tutte le opere pubbliche – per quanto importanti – sono finanziate per lo più dalle imposte. Meglio informare una volta di più, piuttosto che accumulare simili superamenti di spesa che improvvisi non sono».

Più moderata la posizione del Centro. Il vice capogruppo Michele Malfanti mette in evidenza che «a ritardi nella realizzazione di progetti e imprevisti nella fase di esecuzione corrispondono sempre maggiori costi. Il tema, purtroppo, ricorre spesso quando si edificano opere pubbliche e coinvolge i progettisti, gli esecutori e le istanze politiche chiamate ad avallare le richieste di credito. In questo caso, l’impegno economico iniziale ipotizzato dall’Ente pubblico è cresciuto a ogni tappa, anche di più di quanto il credito suppletorio lasci supporre. Ciclicamente si ripresenta la difficoltà dell’Ente pubblico di tenere sotto controllo gestione e sviluppo di importanti opere pubbliche. Ma anche la complessità accresciuta di norme, vincoli e burocrazia non aiutano».

‘Minata la fiducia dei cittadini’

Invece, è critico Giovanni Albertini (Avanti con Ticino&Lavoro): «Il superamento dei crediti votati è ormai una prassi consolidata a livello comunale e cantonale: è un meccanismo che si ripete con frequenza preoccupante. Il caso del Tram-treno è solo uno degli esempi più recenti: stime iniziali troppo ottimistiche, aumenti successivi rilevanti e decisioni prese senza un quadro finanziario stabile. Questa dinamica solleva interrogativi: le cifre vengono sottostimate per facilitare l’approvazione o c’è una difficoltà strutturale nella pianificazione? In entrambi i casi, il problema mina la fiducia tra istituzioni e cittadini. Serve un cambio di metodo: più rigore e trasparenza. Altrimenti, per senso di responsabilità verso la collettività, sarà inevitabile opporsi a nuovi investimenti».

Non è per nulla convinto neppure Danilo Baratti (Verdi di Lugano): «Chi ha ritenuto inopportuno il Pse e l’ha pubblicamente avversato potrebbe anche accogliere con un sorriso la sequenza di virate e sorpassi. Ma sono i cittadini a pagare le leggerezze dei governanti. Nel caso del Maglio è sorprendente che ci si sia resi conto solo a lavori avviati della “ridotta capacità portante del suolo dopo la rimozione degli strati superficiali” e che “ulteriori analisi geologiche, i cui risultati si discostavano da quelli ottenuti in fase di progettazione preliminare”… Non sarà mica cambiata la struttura del sottosuolo in due o tre anni!». I Verdi non approveranno l’aggravio di 7,4 milioni.

‘Lavori preliminari eseguiti male’

Lukas Bernasconi (Lega dei Ticinesi) propone una posizione più stringata: «Sembrerebbe che i problemi non siano emersi nelle ispezioni iniziali da parte del geologo. Probabilmente, i lavori preliminari sono stati eseguiti male. Altrimenti, quei costi supplementari sarebbero stati preventivati. Vogliamo sapere quali ragioni sono all’origine del sorpasso di spesa e perché non c’erano le informazioni corrette all’inizio dei lavori. Per cui, possiamo solo ribadire che quanto successo non deve più ripetersi».

Dal canto suo, il capogruppo Udc Tiziano Galeazzi ritiene che sia «ancora prematuro esprimersi su questo sorpasso della spesa. Attendiamo in Commissione della gestione il dossier e valuteremo i dettagli del caso. Queste notizie sorprendono ma non troppo. Purtroppo, sempre più vi sono casi analoghi con superamenti dei crediti. È successo per il Dsu e di recente per il Tram-treno, con un superamento di spesa sconvolgente. L’Udc cittadina non ha ancora discusso sul tema del Maglio, ma ci chineremo pure noi per comprendere i fattori che hanno richiesto questo superamento di spesa. Se non saremo convinti nel suo insieme, probabilmente non lo approveremo. Vedremo le cause e le motivazioni che ci verranno fornite».

‘Aumenterà il debito pubblico’

Il gruppo La Sinistra, spiega Nina Pusterla, «non mette in discussione l’aumento di spesa legato a necessità tecniche e di costruzione, che appare giustificato. Riteniamo che siano invece perlomeno in chiaroscuro le tempistiche e le modalità di analisi dei terreni, che hanno dato risultati diversi e generato l’importante sorpasso. In Cc ci impegneremo a fare luce su questa vicenda, che di fatto aumenta il debito pubblico e toglierà risorse ad altri progetti». La capogruppo evidenzia «che l’Fcl sembri dettare sempre e comunque l’agenda dei cantieri e dei costi con continue richieste (in questo caso l’upgrade del campo): fatto comprensibile, dato il contenuto del progetto, ma dal sapore vagamente stucchevole quando si pensa che molti progetti destinati ad altri ambiti (cultura e socialità su tutti) languono e non sembrano ricevere né attenzione né soldi. Ci auguriamo che l’ipotesi prospettata a mezzo stampa relativa alla trasformazione dello stabile del Maglio in ostello per giovani atleti possa aprirsi a inglobare iniziative diverse e diventare così un luogo di crescita e di formazione ad ampio raggio (come residenze temporanee per giovani artisti, sviluppo di progetti giovanili…)».

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