Lugano e cultura indipendente, a che punto siamo?

Lugano non ha ancora una politica culturale in cui la cultura indipendente figuri a pieno titolo. È stato attivato un gruppo di lavoro, ma non è stata presentata alcuna proposta dal Municipio. Come segnalato dall’interrogazione inoltrata dal groppo La Sinistra (prima firmataria Nina Pusterla) e sottoscritta da due consiglieri comunali dei Verdi di Lugano, l’assegnazione di spazi e delle risorse finanziarie andrebbero accompagnate da una visione completa a breve, medio e lungo termine. Intanto, al di fuori del contesto politico le discussioni e le riflessioni riguardo a questi temi sono proseguite in maniera partecipata, con i recenti incontri organizzati dall’Assciazione Idra (con il sostegno, tra gli altri, della Città di Lugano), durante i quali è stata discussa la necessità di luoghi da destinare alla cultura indipendente.

Prime domande senza risposte

Insomma, il tema è sul tavolo da un po’ e l’atto parlamentare ‘Spazio della cultura e cultura degli spazi: a che punto siamo (bis)?’ lo rilancia dopo la precedente interrogazione, che risale al luglio scorso ed è rimasta tuttora senza una risposta. Muovono da queste considerazioni le domande poste al Municipio, al quale viene chiesto di “fornire la lista delle convenzioni relative all’attribuzione degli spazi della Città, complete dei dati attinenti alla durata, ai termini degli accordi, ai canoni di affitto (per gli anni contabili 2023, 2024 e in corso) e di fornire la lista dei contributi ‘liberi’ e dei finanziamenti assegnati in ambito culturale, completa di importi, dettagli attinenti alla durata o alla cadenza e ai destinatari (per gli stessi anni contabili 2023, 2024 e in corso)”. L’atto parlamentare chiede inoltre per quali ragioni le liste “non vengono rese pubbliche a cadenza annuale e se fosse possibile implementare questa buona pratica e sulla base di quali criteri vengono decisi finanziamenti, contributi e assegnazione degli spazi”.