L’uomo 60enne ha tentato di incontrare una ragazza di 14 anni, ma ad aspettarlo c’erano nove giovani che lo hanno malmenato
Voleva incontrare una 14enne, ma ad attendere l’uomo 60enne c’erano nove ragazzi – otto minorenni –, pronti a malmenarlo. Di fronte al presidente della Corte delle Assise correzionali, Amos Pagnamenta, è tornato il caso della banda dei ‘cacciatori di pedofili’. A inizio ottobre 2024, la Magistratura dei minorenni e la Polizia cantonale hanno condotto un'operazione che ha portato al fermo di 18 minorenni (tra i 14 e i 17 anni) e un 18enne, tutti residenti nel Luganese, ma, oggi, al banco degli imputati è giunto l’uomo che voleva incontrare Nicole – questo il nome fittizio creato dai predatori –. Il 60enne è stato condannato da Pagnamenta a 10 mesi di carcere, sospesi con la condizionale, per tentati atti sessuali con fanciulli e pornografia.
Secondo quanto ricostruito dal procuratore pubblico Simone Barca, il bersaglio del branco cerca dapprima di scambiare fotografie osé con quella che riteneva fosse una ragazzina e, in seguito, dopo aver insistito, prova a incontrarla. Arrivato nell’appartamento nel quale vive un’amica di uno dei ragazzi, si siede sul divano e attende. Dalla stanza accanto, però, sbuca il gruppo di ‘giustizieri’ che lo picchiano, lo insultano, gli radono le sopracciglia e gli fanno dire di essere un pedofilo. Un modus operandi imparato tramite dei video online incentrati sulla violenza.
Tra le loro vittime, oltre al 60enne assistito da Elisa Lurati, ci sono stati anche un 49enne – anche lui condannato a 10 mesi sospesi per gli stessi reati – e un altro maggiorenne, che nelle prossime settimane sarà processato dalla Pretura penale.