Luganese

Criptoboy luganese accusato di sequestro e torture a New York

La persona indagata negli Usa è un 33enne membro della Ticino Blockchain Technologies Association ed è socio e gerente di una società del settore a Lugano

L’uomo accusato è un volto noto in città nel settore blockchain
(Ti-Press/Archivio)
29 maggio 2025
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Un 29enne milionario italiano viene rapito e brutalmente torturato a New York da tre persone, dopo più di due settimane riesce a fuggire e a intercettare un agente di polizia. Due protagonisti del sequestro sono stati fermati, il terzo si è consegnato agli inquirenti nei giorni scorsi. Il terzetto voleva estorcere informazioni al milionario italiano e costringerlo a rivelare l’accesso al suo portafoglio di criptovalute per sottrargli i beni. Il fatto di cronaca capitato nel lussuoso quartiere newyorkese di Nolita ha avuto una grande eco anche a Lugano. Uno dei tre rapitori è William Duplessie, 33 anni, un nome noto in città soprattutto nel mondo delle monete virtuali.

Duplessie è infatti membro della Ticino Blockchain Technologies Association (Tbta) e, come risulta dal Registro di commercio, è pure socio e gerente di un’altra società del settore a Lugano, dove la blockchain sta progressivamente riscuotendo un crescente interesse, come dimostrato dall’insediamento di diverse realtà attive a livello internazionale. Una tendenza che è stata promossa dal Municipio cittadino guidato dal sindaco Michele Foletti e che ha ottenuto il sostegno anche dal mondo accademico, con l’adesione dell’Università della Svizzera italiana (Usi) e della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi). Tanto che, come si ricorderà, nel 2020 è stata creata l’associazione Tbta, costituita, come spiegato nell’incontro con i media, nel settembre di cinque anni fa, per “instaurare un dialogo mirato a creare un centro di competenza che intende promuovere la ricerca e la formazione e quindi favorire la creazione di nuove aziende e nuovi posti di lavoro qualificati”. Uno scopo nobile che il fatto di cronaca di New York ha oscurato, immaginiamo generando un certo imbarazzo.

Un nome noto nel settore, non solo in città

Duplessie ha iniziato la sua carriera nel mondo cripto circa dieci anni fa con Coinconnect.com ed è uno dei fondatori di Pangea Fund, un importante fondo di investimento in criptovalute che, dall’anno scorso, sta liquidando le sue posizioni. Il 33enne ha partecipato alla nascita di numerose aziende, associazioni e altri fondi, consolidando una reputazione da veterano del settore. L’imprenditore finito nei guai ha preso parola in incontri pubblici per favorire l'ambiente blockchain a Lugano, alcuni anni prima del lancio del Lugano Plan ₿, che lo ricordiamo, è un’iniziativa congiunta tra il Municipio di Lugano e Tether per accelerare l’uso della tecnologia bitcoin e sfruttarla come base per trasformare l’infrastruttura finanziaria della città, che è stata avviata nel 2020, con l'introduzione della la stablecoin LVGA. Il coinvolgimento di Duplessie nel sequestro e nelle torture del 29enne italiano, al quale secondo il “New York Times”, che ha citato l’atto d’accusa, i rapinatori hanno puntato una pistola alla testa minacciandolo di morte, non rappresenta una buona pubblicità per la Città di Lugano, né per i partner pubblici o parapubblici che hanno aderito all’associazione. Stando alle ricostruzioni basate sui resoconti dei media americani, il milionario italiano sarebbe stato partner di un progetto di crittografia con i suoi aguzzini. La polizia americana sta ora cercando di stabilire quale ruolo abbiano avuto i sospetti nel crimine e quale fosse il rapporto tra i presunti colpevoli e la vittima.

Un’associazione, la Tbta, che non ha scopo di lucro, mira a favorire una crescita organica dell’ecosistema blockchain a livello svizzero e internazionale e tra i suoi fondatori vantava, ai tempi della presentazione, nomi di un certo rilievo nel settore: Bitcoin.com, Copernicus Holding Sa, Eligma Ltd (GoCrypto), Euronovate Sa, Eventboost Sa, Pangea Blockchain Fund, Poseidon Group, Quadrans Foundation, StrongBlock.io, Superflat Sa e Swiss Blockchain Consortium. A dimostrazione che il 33enne non fosse una figura di secondo piano, il fatto che il suo nome figurava nel comunicato stampa diramato cinque anni fa proprio per celebrare la creazione della Tbta ed era accostato ai rappresentanti di Supsi (e del Dipartimento tecnologie innovative della Supsi con i suoi Cas in Blockchain e Fintech), di Usi (che ha messo in campo le competenze del suo Computer Systems Institute e del Master of Science in Financial Technology and Computing) del direttore della Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) e vicepresidente della Fondazione Agire.

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