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La Cisterna di Sorengo tornerà a disposizione dei residenti

Dopo vent’anni di utilizzo saltuario, il Comune punta a trasformare l’ex centro ricreativo in un polo verde e accessibile alla popolazione

In una foto del 2012
(Ti-Press / archivio)
3 giugno 2025
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Dopo anni di abbandono e inutilizzo, l’area nota come ‘Cisterna’, al centro di Sorengo, è pronta a rinascere. Il nuovo rapporto di pianificazione urbanistica delinea le linee guida per una trasformazione radicale del comparto, che da ex centro ricreativo privato è destinato a diventare uno spazio pubblico multifunzionale, a beneficio dell’intera comunità.

Acquisto avvenuto nel 2022

L’area, che si estende su una superficie di 7’979 metri quadrati, è dunque pronta per tornare a disposizione di tutta la popolazione. Dopo la vendita del comparto al Credit Suisse, avvenuta alla fine degli anni Sessanta e che trasformò il comparto in un centro sportivo per i dipendenti della banca – con campi da tennis, due piscine e relativi spogliatoi, un bocciodromo, un grotto e una sala conferenze –, negli anni Novanta, come accaduto anche ad altre strutture simili, cominciò a subire un declino, anche a causa della crisi economica.

Da allora, l’istituto bancario cercò più volte di sbarazzarsi della ‘Cisterna’. Nel 2003, tramite una lettera inviata al Comune, manifestò l’intenzione di vendere la struttura, ma dopo una trattativa durata due anni, il Consiglio comunale rinunciò all’acquisto. Seguirono diversi altri tentativi di vendita falliti. Il comparto venne infine ceduto a una società anonima denominata Piancha de Citerna, lo stesso nome del toponimo rilevato per la prima volta dal Capitolo della Cattedrale di Como nel 1298. Questa società privata prevedeva investimenti milionari, ma fallì due volte. Dopo vent’anni da quel voto in Consiglio comunale, il Legislativo a fine 2022 ha cambiato idea e ha deciso – con un solo voto contrario – di riappropriarsi della struttura, che verosimilmente tornerà a essere un luogo vivo e accessibile.

I lavori pianificati

L’intervento pianificatorio prevede due settori distinti. A ridosso della ferrovia è prevista una nuova costruzione. Nella variante sono proposte due ipotesi: un nuovo edificio sopra un piano interrato esistente, con un’occupazione massima di terreno di 500 m2, garantendo così un impatto minimo sul paesaggio; oppure la costruzione di un edificio nuovo con un’altezza massima di nove metri dal suolo. Nell’area con gli edifici un tempo adibiti a grotto e sala conferenze è previsto il recupero e il collegamento architettonico degli stabili per garantire una connessione che migliori la vivibilità degli ambienti. Queste strutture serviranno per garantire attività culturali, sociali e ricreative. Grande attenzione è stata riservata anche alla qualità paesaggistica e ambientale. Il progetto include la tutela delle alberature identificate nell’inventario degli alberi protetti comunali e tetti verdi per le nuove costruzioni. Inoltre, la fruibilità pubblica degli spazi verdi, pari a oltre 7’500 m², sarà uno dei cardini dell’intervento.

Per l’accesso alla struttura, nella pianificazione sono state prese in considerazione la stazione Flp di Sorengo, che si trova a pochi metri dall’ingresso, e la fermata dei bus più vicina, distante circa trecento metri. Per la sindaca Antonella Meuli, la possibile dismissione della linea di collina, per il momento, non influenza la realizzazione del progetto: «Non dipende da noi. Certo che, se restasse, sarebbe una bella cosa, ma in caso contrario siamo pronti a pianificare delle alternative e, comunque, in questi anni abbiamo potenziato le corse del trasporto pubblico. In ogni caso passerà del tempo: dato come sta andando la realizzazione del tram-treno, ci vorrà ancora qualche anno. Ora, a dipendenza delle osservazioni che riceveremo (possibili entro oggi, ultima data della pubblicazione della variante di piano regolatore, ndr), presenteremo il progetto in Consiglio comunale l’anno prossimo, o già nella seduta di fine anno».

Un Consuntivo ‘sorprendente’

A proposito di Consiglio comunale, proprio questa sera il Legislativo si riunirà e, all’ordine del giorno, c’è l’approvazione del Consuntivo 2024. Nel messaggio presentato, il risultato viene definito “sorprendente” e, in effetti, i numeri parlano di una differenza di circa due milioni di franchi rispetto a quanto preventivato: i conti presentano un risultato positivo di 1’054’056 franchi, a fronte di un disavanzo profilato nel preventivo di 1’032’484. Questa differenza, per Meuli, «rappresenta quanto sia difficile preparare i Preventivi. Come si è visto anche in altri comuni, sia in Ticino che in Svizzera, ci sono sempre più frequentemente degli spostamenti dei soggetti fiscali difficilmente prevedibili. Noi cerchiamo di pianificare nel miglior modo possibile, ma delle volte ci sono delle sorprese, questa volta in positivo».