Luganese

Tutta in superficie la tratta sud della Agno-Bioggio

Licenziato il messaggio sulla circonvallazione: costi totali a 337,8 milioni e sondaggio in arrivo in 5 comuni. Zali: ‘Plausibile finisca alle urne’

In sintesi:
  • Dopo l’esplosione di costi del 2023, non è prevista più alcuna parte interrata
  • Il consigliere di Stato: ‘Prevediamo dibattito e opposizioni, per ragioni personali e di interessi particolari lungo il tracciato. Non è il tracciato ideale, ma è il miglior compromesso’
Un problema da decenni
(Ti-Press)
4 giugno 2025
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Finirà «plausibilmente» alle urne il progetto della circonvallazione Agno-Bioggio (Cab). Ne è cosciente il direttore del Dipartimento del territorio (Dt) Claudio Zali, che ha presentato oggi l’atteso messaggio governativo su uno dei progetti più attesi nel Luganese e nel Malcantone in particolare. Un progetto che non soddisfa il Dt stesso, parecchio modificato rispetto alle valutazioni originarie, e che prevede integralmente in superficie la tratta ad Agno, che inizialmente era prevista interrata in larga parte e successivamente almeno in zona Vallone. Nulla di tutto ciò.

«Siamo consapevoli che non è il tracciato ideale – la premessa del consigliere di Stato leghista – e non è quello che avremmo voluto presentare, si tratta di un compromesso. Ci attendiamo dibattito e opposizioni». Il motivo è legato alla parte sud del tracciato. La tratta settentrionale, a Bioggio, e quella centrale, lungo l’aeroporto, non cambiano infatti rispetto ai piani iniziali. Le modifiche riguardano il terzo comparto, quello ad Agno. «Sarà interamente in superficie – spiega Thomas Bühler, capo dell’Area opere strategiche del Dt –. Partendo dal Vallone (tra Agno e Magliaso, ndr) è previsto un cavalcavia sopra alla ferrovia. Poi la Cab costeggerà la strada esistente per liberare il più possibile la riva lago. Una seconda novità importante è in zona Bollette (vicino alla Migros, ndr), dove inizialmente era previsto uno svincolo che invece non ci sarà, sempre per avere più zone libere possibili».

L’unico svincolo in zona resterà dunque alla Piodella, verso Muzzano, dove è previsto un breve sottopasso sotto alla strada cantonale, e da lì la Cab proseguirà lungo la sponda destra del fiume Vedeggio e accanto all’aeroporto, non ‘invadendo’ dunque i Mulini di Muzzano. Immutata la tratta a Bioggio, che prevede uno svincolo verso la zona industriale e un accesso al futuro Park&Ride che servirà il Tram-Treno. La Cab, prevista interamente su due corsie – una per ogni direzione di marcia – terminerà poi con un sottopasso verso la rotonda delle Cinque Vie. «Si tratta di un’opera che permetterà di riqualificare tre chilometri di Strada Regina, che avrà un volume di traffico che sarà quasi un terzo di quello attuale». Oggi, con una media di 33’000 transiti veicolari al giorno, si tratta di una delle arterie più trafficate del cantone.

Capitolo costi. Il messaggio prevede lo stanziamento di un credito di circa 128,6 milioni di franchi e l’autorizzazione a spenderne 221,8. I costi complessivi della Cab salgono dunque a 337,8 milioni, rispetto ai 216 che erano stati pronosticati nel 2019. Stando al Piano dei trasporti del Luganese e al Programma di agglomerato del Luganese, le spese saranno sostenute al 58% dal Cantone e al 42% dai Comuni del Luganese. Una spesa accettabile, secondo il Dt, soprattutto se paragonata agli oltre 500 milioni ai quali si era arrivati alla fine del 2023, quando un’esplosione di costi dovuta all’impatto della falda acquifera sulla parte interrata del progetto aveva fatto fare un dietrofront a Bellinzona, portando a notevoli malumori nel Malcantone e ad Agno in particolare. Umori ai quali il Dt ora vuole tastare il polso.

«Questa è un’opera che si propone di alleviare la vita negli abitati di Bioggio e di Agno, che soffrono da anni nella morsa del traffico – osserva Zali –, a beneficio della popolazione locale ma anche per velocizzare i lunghi tempi di percorrenza». Il consigliere sa tuttavia di dover «giocare in difesa», in quanto si attende numerose opposizioni. «A chi vi parla (per ragioni personali dunque, ndr) piuttosto che al progetto, oppure da parte di chi ha interessi particolari lungo il tracciato. Senza dimenticare che si tratta di un’opera costosa in tempi finanziariamente difficili». Proprio a tal proposito, e visto anche lo strumento del referendum finanziario obbligatorio, Zali ritiene «ragionevolmente plausibile che l’ultima parola su questo messaggio sarà del popolo». Proprio in quest’ottica, tuttavia, il Dt ha previsto una prima cantonale: nei comuni di Manno, Bioggio, Agno, Muzzano e Magliaso verrà organizzato un sondaggio, ovvero una sorta di votazione consultiva senza peso giuridico vincolante. «Mi piacerebbe evitare – ancora Zali –, come già successo in passato, che sia proprio il Malcantone ad affossare il progetto. Per questo introduciamo il sondaggio, che si terrà prima della votazione in Gran Consiglio (indicativamente verso fine settembre, ndr), dopo alcune serate informative, e servirà per dare un’indicazione sul grado di accettazione da parte della popolazione locale».

In attesa di scoprire cosa ne pensano dunque i cittadini della zona, è già noto che le autorità locali non guardano con favore a questa versione della Cab. Che la circonvallazione prosegua il suo iter con successo è tutt’altro che scontato, anzi, come mai quindi il Dt ha deciso comunque di portare un messaggio di questo tipo pur prevedendo opposizioni e malumori? «Lavoro su questo progetto da dodici anni – la replica del consigliere di Stato – e ne conosco l’importanza. L’ipotesi di lasciarlo nel cassetto non è stata presa in considerazione, mentre quella di scorporarlo (garantendo il proseguo della parte a nord, in zona Bioggio e aeroporto, meno controversa, ndr) non avrebbe risposto agli obiettivi principali del progetto (ossia sgravare anche il nucleo di Agno dal traffico, ndr)».