L'idea non convince il sindaco né il vicesindaco, ma secondo il municipale della Sinistra libererebbe risorse per investimenti a favore della popolazione
“Per ridurre il debito straordinario generato dagli enormi investimenti sportivi, il Municipio (di Lugano, ndr) ha annunciato un draconiano piano degli investimenti limitato a 45 milioni di franchi all’anno (piano ancora in gestazione) e un problematico piano di vendite di beni per 200 milioni di franchi (piano pure ancora in gestazione). È di ieri la notizia che Joe Mansueto, patron del Football Club Lugano (Fcl), ha presentato pubblicamente il progetto per realizzare uno stadio per la sua squadra americana dei Chicago Fire con un finanziamento diretto di 650 milioni di dollari”.
Raoul Ghisletta municipale di Lugano (La Sinistra) prende spunto da questa notizia, per lanciare l’idea di proporre l’acquisto dell’Arena sportiva a Mansueto, presidente e Ceo di Morningstar con un patrimonio stimato da ‘Forbes’ di 6,6 miliardi di dollari). Secondo Ghisletta, è “legittimo l’interrogativo sul perché la Città di Lugano non possa avviare una discussione per vendere l’Arena sportiva”. Ghisletta sottolinea che, per lo stadio di calcio, “la Città deve contrarre un debito di 114 milioni di franchi al fine di entrarne in possesso a inizio novembre 2025. La vendita andrebbe seriamente considerata, perché permetterebbe di avere più agio nella politica degli investimenti a favore dei bisogni della popolazione luganese, in particolare alloggi a prezzi accessibili, infrastrutture puntuali per i quartieri, spazi verdi e strutture per la cultura indipendente”.
L’idea, però, non piace al sindaco di Lugano Michele Foletti. La politica potrebbe discuterne? «Vorrebbe dire mettere in vendita anche i terreni, che resteranno di proprietà della Città di Lugano, e bisognerebbe passare dall’approvazione in Consiglio comunale», risponde Foletti. Il sindaco ricorda inoltre «di aver buttato lì la proposta a Martin Blaser (Ceo Fcl) qualche anno fa e la risposta è stata negativa». La proposta di Ghisletta non convince nemmeno Roberto Badaracco: «Per fortuna che lo stadio di Lugano non costerà 650 milioni», scherza il vicesindaco che rimarca come «finora Mansueto ha investito 17 milioni di franchi nell’Arena sportiva». Non solo. «Mansueto ha acquistato l’Fcl nell’estate 2021, qualche mese prima del referendum, quando il Consiglio comunale aveva già votato il finanziamento. Inoltre, se un club avesse la proprietà totale della struttura e dei terreni, ci creerebbe problemi in caso di fallimento, come successo nel 2012 a Neuchâtel, dove c’è stata una forte ripercussione economica sulla Città e ci potrebbero essere problemi giuridici per via della Legge federale che limita l'acquisto di fondi in Svizzera da parte di stranieri».
“Mentre dilaga la speculazione immobiliare, che colpisce famiglie e anziani residenti da decenni a Lugano, a oggi il Municipio non prevede nulla nel piano degli investimenti per la politica dell’alloggio”, mette in evidenza il Capodicastero immobili della Città: “Questo nonostante il Consiglio comunale in data 16.11.2015 abbia votato (quale controprogetto all’iniziativa popolare della sinistra) l’articolo 100 quinquies nel Regolamento comunale (intitolato Politica dell’alloggio e dei locali di attività a pigioni contenute) e deciso un impegno di 10 milioni di franchi sull’arco di dieci anni (quindi 2016-2025)”. Però, continua Ghisletta, “questi 10 milioni non sono mai stati messi dal Municipio a piano finanziario, a parte uno, che è stato investito in due iniziative puntuali finalizzate all’aumento degli alloggi a prezzi accessibili sui terreni di proprietà in via Lambertenghi (siamo alla domanda di costruzione da parte della cooperativa beneficiaria del diritto di superficie) ed ex Spohr Pregassona (siamo allo stadio dell’analisi preliminare all’avvio di una possibile progettazione). Nel contempo la Città ha deciso investimenti di 240 mio di franchi per infrastrutture sportive”.