Piero Marchesi chiede al Consiglio federale se la soluzione condivisa dai Comuni, per la Circonvallazione, possa beneficiare di un cofinanziamento
“La variante in sotterranea della circonvallazione Agno-Bioggio potrebbe beneficiare di un cofinanziamento federale, in virtù del suo contributo alla tutela del paesaggio e alla qualità di vita dei cittadini della regione? Attraverso quali strumenti o canali federali (come Piani di agglomerato, fondi per misure di compensazione ambientale o altro) potrebbe essere richiesto tale sostegno?”. Sono le prime due domande contenute nell’interpellanza presentata al Consiglio federale dal consigliere nazionale Piero Marchesi che, ricordiamo, è pure sindaco di Tresa.
L’atto parlamentare muove proprio dalla recente presentazione del credito per la realizzazione della circonvallazione Agno-Bioggio (Cab) da parte del Consiglio di Stato. Il progetto prevede un tracciato interamente in superficie e comporta un investimento di 337,8 milioni di franchi. “Tale scelta è contestata dalla Conferenza dei sindaci del Malcantone, che rappresenta i Comuni toccati dall’opera. In particolare, vengono sollevate forti preoccupazioni per l’impatto ambientale, estetico e paesaggistico del tracciato, che attraversa aree agricole e naturali di pregio del Comune di Agno. Si teme inoltre che l’opera possa compromettere attività economiche locali, tra cui diversi campeggi, che offrono un indotto economico non trascurabile per la regione”, scrive Marchesi nell’atto parlamentare.
Un atto parlamentare che richiama la variante in sotterranea, già progettata dal Cantone, che interessa il tratto compreso tra l’aeroporto di Lugano-Agno e il raccordo con il Vallone. Tale soluzione, condivisa a livello politico e istituzionale locale, consentirebbe di salvaguardare il territorio e la qualità di vita, evitando nuove cesure nel paesaggio e la perdita di spazi verdi. Tuttavia, a causa del sovraccosto stimato in circa 200 milioni di franchi, che porterebbe il costo complessivo dell’opera a oltre 520 milioni, questa opzione è stata abbandonata dal Dipartimento del territorio”. Secondo Marchesi, “il Dipartimento del territorio non ha mai inoltrato alla Confederazione alcuna richiesta di cofinanziamento, né per la variante attuale né per quella sotterranea”. Il deputato chiede pertanto al governo federale quali siano “le condizioni formali, tecniche e temporali per inoltrare una richiesta di contributo per opere infrastrutturali di questo tipo, a quanto potrebbe ammontare il sussidio della Confederazione?”.