Losanna respinge la ricusa di Borelli da parte di Alberti

Non ci sono gli estremi per definire parziale il comportamento del magistrato titolare dell’inchiesta penale. È questa, in estrema sintesi, la ragione che ha indotto i giudici di Mon Répos a respingere l’istanza di ricusa nei confronti della procuratrice pubblica Chiara Borelli, che è stata presentata dai legali del sindaco di Bioggio Eolo Alberti. La sentenza è stata pubblicata oggi sul sito del Tribunale federale.

Il sindaco di Bioggio, tuttora in carica, come si ricorderà, è stato fermato, poi arrestato e ha trascorso sei settimane in prigione, l’anno scorso, per presunti reati amministrativi e finanziari legati al caso Hospita Suisse. L’istanza di ricusa della pp risale al novembre 2024, dopo che Alberti ha dichiarato di non essere in grado di sostenere l’interrogatorio e si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l’audizione di confronto.

In quell’occasione, si legge nella sentenza, “il magistrato inquirente, con un’affermazione non riportata a verbale, ma con la quale si sarebbe rivolto a lui, avrebbe detto ‘se questa è la nuova tattica avrete presto mie notizie’ e avrebbe definito ‘carta straccia’ il certificato medico presentato dal legale di Alberti (Pierluigi Pasi, ndr)”, al quale Borelli avrebbe detto di vergognarsi, perché, nonostante il certificato medico, nei giorni scorsi lui si è comunque recato al Ministero pubblico a consultare gli atti del procedimento. Non solo. Nei giorni successivi, Borelli ha disposto una perizia giudiziaria volta a sapere se il ricorrente avrebbe potuto essere sottoposto a verbali di interrogatorio. Secondo i giudici del Tf, questa modalità “non implica di per sé un motivo di parzialità”, proprio come aveva sentenziato la Corte dei reclami penali del Tribunale d’appello.