Luganese

Lugano, dietrofront sulla piscina di Tesserete: resta il contributo

Il Municipio ha trovato un compromesso: 1’000 franchi li elargirà la Città e altrettanti la Commissione di quartiere Val Colla. Rezzonico (Ps): ‘Ridicolo’

La struttura balneare capriaschese
(Ti-Press)
2 luglio 2025
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Anche quest’anno gli abitanti della Val Colla potranno entrare a prezzo ridotto alla piscina di Tesserete. Dopo le polemiche delle ultime settimane, il Municipio di Lugano ha fatto un passo indietro sulla misura di risparmio – estremamente ridotta: parliamo di soli 2’000 franchi –, ovvero abolire il contributo a favore del Comune di Capriasca che permette appunto un accesso agevolato ai cittadini di Lugano alla locale struttura balneare. Un servizio utilizzato principalmente dagli abitanti della Val Colla, per una questione di vicinanza geografica.

La notizia è emersa durante la seconda serata di Consiglio comunale (Cc), martedì 1° luglio, ed è stata confermata oggi dal Municipio con una breve nota. Verso la fine della seduta, la consigliera comunale Elena Rezzonico (Sinistra) ha chiesto che venisse data risposta all’interpellanza della quale è prima firmataria presentata sul tema circa un mese fa assieme ad altri quattro colleghi di gruppo. «La decisione di non concedere il contributo è stata presa il 20 febbraio – le ha risposto il municipale Lorenzo Quadri, supplente dell’assente capodicastero Sport Roberto Badaracco –. La tematica è stata oggetto di una nuova valutazione ed è stato trovato un compromesso che riteniamo un equilibrio tra le esigenze di rigore finanziario e quanto richiesto dalla popolazione». Ovvero: la metà del contributo, 1’000 franchi, verrà coperta dalla Città e l’altra metà dalla Commissione di quartiere di Val Colla.

«Bene che la convenzione sia stata reintrodotta – ha brevemente replicato la consigliera comunale –, ma è ridicolo che si attinga alla cassa della commissione di quartiere. Questo agire del Municipio ha creato soltanto confusione». Confusione, polemiche per l’irrisorio importo in questione e anche un po’ di ironia. Come quella che hanno fatto i Verdi, facendo una proposta – molto seria, quella, però – all’Esecutivo: accollarsi loro la spesa. Non potevamo dunque non sentire l’opinione del capogruppo Danilo Baratti sull’ultimo sviluppo della vicenda. «Si è trovata una soluzione con un finanziamento pubblico e va bene così – ci ha replicato –. È un po’ un escamotage, perché sono sempre soldi della Città (che versa i 3’000 franchi alle commissioni di quartiere, ndr), ma nei conti comunali risulteranno 1’000 franchi di uscita in meno e la commissione avrà 1’000 franchi in meno a disposizione per altre cose».

Baratti ribadisce anche «l’assurdità di un piccolo risparmio, che andava a discapito della popolazione di un quartiere che sta ai margini, non solo geografici, della Nuova Lugano. È vero che uno sconto di qualche franco sul biglietto d’entrata alla piscina non cambia la vita delle persone, ma c’è anche una dimensione simbolica, oltre che economica, nel mantenimento di questo sconto. E poi proprio in una stagione così calda...». «Su tanti aspetti effettivamente ci sentiamo dimenticati – concorda il presidente della Commissione di quartiere di Val Colla, Alberto Rossini –. In questo caso, a maggioranza, abbiamo accettato la proposta eccezionale del Municipio perché per noi si tratta di un servizio importante. Già a suo tempo, i Comuni della valle contribuivano alla struttura e infatti gli abitanti beneficiavano di prezzi agevolati prima dell’aggregazione con Lugano».

Palazzo Civico ha dunque trovato una sponda in valle, ma l’umore non è buono. «La stragrande maggioranza dei cittadini della Val Colla ritiene davvero ridicolo che un Comune come Lugano speculi su 2’000 franchi – ancora Rossini –. In Cc hanno votato 7,5 milioni di sorpassi per il Polo sportivo e degli eventi, possibile che ci si attacchi a 2’000 franchi? È una vergogna. Per noi, d’altra parte, 1’000 franchi è un terzo del nostro budget, dovremo probabilmente rinunciare a qualcosa delle nostre attività. Se pensiamo che la Città ha ricevuto 40 milioni per l’aggregazione dei Comuni della Val Colla... vogliamo sapere al centesimo dove sono stati investiti quei soldi». «Purtroppo, nell’ambito delle misure di risparmio alle quali tutti i dicasteri sono chiamati, ogni tanto si perde la proporzionalità – ammette d’altra parte Badaracco, da noi raggiunto –. Questa è una di quelle tipiche misure che andavano valutate forse anche da un punto di vista politico fin da subito. Se si è creato un malcontento forte, se un quartiere si ritiene poco considerato, è giusto che se ne sia riparlato e che si sia trovata questa soluzione che ripristina il servizio».