La Città ha indetto un concorso per un ruolo che in passato aveva posto alcuni interrogativi. Questa volta a chiedere spiegazioni è Canuti (La Sinistra)
Nella Divisione Spazi Urbani si è liberato un ruolo di rilievo. Si tratta di una funzione che opera lontano dai riflettori ma che, in passato, è già stata oggetto di un’interrogazione: il coordinatore dell’Unità di Coordinamento della Città. Dopo l’interrogazione presentata da Omar Wicht (Lega) nell’estate del 2023, ora a chiedere chiarimenti sono i consiglieri comunali Cristiano Canuti ed Elena Rezzonico (La Sinistra). Nell’atto parlamentare, i due sottolineano come “la denominazione ridondante della funzione attiri l’attenzione sull’effettiva utilità di questa carica”.
Secondo quanto indicato anche nel bando di concorso, la figura ricercata, “dovrebbe coordinare l’Unità di Coordinamento della Città di Lugano che ha l’obiettivo di assicurare il coordinamento di tutte le misure necessarie alla gestione di crisi o di situazioni eccezionali, quali per esempio i conflitti bellici, le emergenze sanitarie a larga scala sulla popolazione (malattie infettive, pandemie ecc.), come pure le crisi e i rischi ambientali”, precisano i firmatari rimarcando inoltre che “non sembra esserci un obbligo legale di nominare un coordinatore di questa unità”.
Pertanto – anche considerato che “a Lugano esiste un Corpo pompieri attivo e ben strutturato i cui ufficiali sono formati in ambito di coordinamento e gestione dei progetti” –, Canuti e Rezzonico chiedono se tale figura risponde a una necessità definita da una legge e se questa è necessaria e prioritaria; se il comitato di risanamento finanziario ha esaminato la necessità di questa figura e se l’ha ritenuta necessaria e corrispondente ai criteri finanziari definiti; se “non si ritiene che si tratti di compiti con valenze regionali piuttosto che comunali” e se “il coordinamento in caso di guerre, catastrofi o pandemie non dovrebbe essere effettuato a un altro livello che quello comunale”. Inoltre i due esponenti della Sinistra chiedono se “viste le misure di razionalizzazione dell'amministrazione in atto, l'unità di coordinamento e il posto di coordinatore dell’Unità di Coordinamento non potrebbero essere integrare nel Corpo pompieri” e se “i compiti previsti non avrebbero potuto essere assunti da ufficiali della Protezione civile” oppure da altre figure già presenti nell’Amministrazione comunale. Infine chiedono quali sono i costi pro capite nelle varie regioni per la Protezione civile.
Finora, da come aveva spiegato il Municipio rispondendo due anni fa a Wicht, a capo dell’Unità vi era un tenente della Polizia, designato senza alcuna pubblicazione ufficiale del concorso.