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Rompe vetrine in via Nassa: per lui un trattamento ambulatoriale

Il giudice ha ordinato misure sostitutive della carcerazione nei confronti del 29enne italiano che è stato riconosciuto incapace di discernimento

Diversi negozi danneggiati
(Ti - Press)
10 luglio 2025
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Danneggiamento in parte aggravato, violenza e minaccia contro le autorità, guida senza autorizzazione e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Questi i capi d’accusa – formulati dal procuratore pubblico Pablo Fäh – a cui l’imputato, un 29enne italiano residente in Italia, ha dovuto rispondere, ma non ha saputo spiegare perché ha preso a sassate diverse vetrine in via Nassa il 20 luglio 2024. Poi era stato fermato e posto in carcerazione preventiva.

La Corte – presieduta da Marco Villa – ha deciso di prolungare il trattamento farmacologico, psichiatrico e riabilitativo a cui il giovane – difeso da Letizia Vezzoni – dovrà sottoporsi con regolarità e disciplina, misura che va a sostituire una pena detentiva. Il giudice, alla lettura della sentenza, ha incoraggiato l’imputato: «Continui, si impegni, rispetti gli ordini e gli incontri perché ne ha bisogno e le farà bene». La prigione non è stata considerata una pena adeguata per il 29enne, siccome era stato riconosciuto incapace di discernimento dalla perizia psichiatrica effettuata durante la carcerazione.