In manette sono finiti di recente un 51enne e una 35enne. L'inchiesta, partita dal blitz a Pregassona, ha portato in carcere 8 persone
Avevano organizzato con altri "un'importante attività di spaccio di sostanze stupefacenti", ‘piazza’ di interesse in particolare il Sottoceneri. E con altri sono finiti in manette. L'ampia attività di indagine messa in campo, ormai da svariati mesi, dagli inquirenti ticinesi ha portato, il 23 luglio scorso a Davesco-Soragno, all'ultimo atto, ovvero all'arresto di un 51enne cittadino albanese residente in Germania e di una 35enne cittadina italiana domiciliata nel Luganese. I due, come confermano Ministero pubblico e Polizia cantonale in una nota congiunta, sono sospettati di essere coinvolti nel traffico. L'inchiesta, coordinata dal procuratore pubblico Simone Barca, ha come detto già visto finire in stato di detenzione diverse persone.
In questa fase finale, le perquisizioni dei locali in uso al 51enne e alla 35enne hanno portato alla scoperta, da un lato, di oltre 1'400 grammi di cocaina e, dall’altro, di una decina di grammi di pastiglie di ecstasy. In precedenza, lo scorso 22 febbraio, "nel contesto – si spiega – di un intervento in una villa a Pregassona, che aveva permesso il rinvenimento di 2,8 chili di cocaina e di oltre un chilo di canapa e derivati, nonché di alcune armi da fuoco (una pistola e tre fucili), si era proceduto con l'arresto di due cittadini italiani di 47 e 46 anni e di una cittadina rumena di 28 anni.
In seguito, gli ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti della Polizia cantonale avevano, quindi, portato a inizio aprile alla carcerazione preventiva di due cittadini italiani di 57 e 34 anni e di una cittadina svizzera di 38 anni. Al momento è al vaglio anche la posizione di altri imputati, nei cui confronti non è stata disposta una misura restrittiva della libertà.
Le principali ipotesi di reato sono, a vario titolo, di "infrazione aggravata e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, di riciclaggio di denaro, infrazione alla Legge sulle armi e infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione".