Luganese

Graffito anti-Israele su stabile Ail, è scontro Sinistra-Lega

L’opera, che accusava la neutralità svizzera di essere complice nel genocidio di Gaza, è stata rimossa in tempi record dopo le critiche social di Quadri

Pubblicato da Lorenzo Quadri sul proprio profilo ‘Facebook’
1 agosto 2025
|

È durato quanto un gatto in tangenziale il graffito, che sostanzialmente accusa la neutralità svizzera di essere complice del genocidio in corso a Gaza, apparso su uno stabile di Ail a Lugano a fine luglio e già cancellato. Più lunga sarà certamente l’onda di polemiche che ha generato, in quanto sul tema sono state già presentate due interrogazioni.

A dar risonanza all’opera è stato il municipale e consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega), che sui social l’ha aspramente criticata, sottolineando come a suo giudizio non si tratti di libertà di espressione ma di un attacco e di un atto di vandalismo, nonché di un attacco e di una calunnia nei confronti della neutralità elvetica. Sul suo post, Quadri ha pure pubblicato la foto del graffito, che attacca anche la politica del governo israeliano. La scritta è stata poi cancellata in tempo record, ed è sempre il municipale a informarci sui suoi profili social.

Il tema verrà in ogni caso discusso in Municipio, dato che il consigliere comunale Omar Wicht (Lega) prima e una compagine guidata dalla capogruppo Nina Pusterla (Sinistra) poi hanno presentato due interrogazioni. Wicht sostanzialmente sottolinea che si tratta di una scritta ingiuriosa nei confronti della Confederazione e ricordando come l’articolo 177 del Codice penale svizzero punisca scritte o disegni di questo tenore contro lo Stato, chiede se sia stata sporta denuncia penale o se c’è l’intenzione di farlo.

La Sinistra se la prende direttamente con Quadri (“intervento fuori luogo e mal calibrato, parla fingendo di dimenticare il suo ruolo pubblico”), soffermandosi sulla cancellazione dell’opera. Si domanda al Municipio come mai le Ail abbiano cancellato quello che viene definito un “graffito di denuncia delle atrocità della guerra di Israele contro la popolazione civile palestinese”, nonché su modalità e tempistiche negli altri casi di vandalismi alle sue proprietà. Ricordando l’adesione della Città all’iniziativa di Ginevra e Losanna per far pressione sul Consiglio federale affinché intervenga nella crisi umanitaria, si chiede se l’azione della società partecipata sia coerente, come pure se sia coerente con la presenza della street art a Lugano, ricordando che si tratta ormai di un’attrazione turistica.