Il giovane è finito all'ospedale con ferite di una certa gravità. Identificati e fermati i cinque presunti autori dell'aggressione. Tre sono minorenni
Poco dopo i fatti, nella notte di venerdì, le immagini facevano già il giro dei social (come riferito da laRegione su Instagram). Ora si sa, per voce della Polizia cantonale, che è un 19enne del Bellinzonese il giovane rimasto vittima della rissa scoppiata sotto la pensilina Botta degli autobus a Lugano. Lui, il ragazzo aggredito, è finito all'ospedale con lesioni di una certa gravità: da quanto abbiamo potuto accertare, un occhio pesto e un braccio malconcio. I presunti autori del pestaggio, due 18enni e tre minorenni, sono stati fermati.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti – che sui dettagli di quanto accaduto mantengono, al momento, uno stretto riserbo – tutto è nato poco prima della mezzanotte da una discussione, coinvolte più persone. Il diverbio è però poi degenerato – le cause sono al vaglio dell'inchiesta –, sino al ferimento del 19enne, che avrebbe sporto denuncia. Sul posto si sono così portati agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia Città di Lugano e della Polizia Ceresio Sud, oltre a soccorritori della Croce Verde di Lugano, che hanno prestato le prime cure al malcapitato e lo hanno quindi trasportato in ambulanza all'ospedale.
Avviati gli accertamenti del caso, come detto sono state identificate, individuate e fermate cinque persone, i presunti autori dei fatti, la cui posizione adesso è al vaglio. Le indagini, dunque, continuano sotto il coordinamento del Ministero pubblico e della Magistratura dei minorenni. Da chiarire ancora ci sono, infatti, la dinamica di quanto avvenuto alla pensilina e, soprattutto, le singole responsabilità. Da raccogliere le testimonianze di quanti erano presenti in zona a quell'ora.