Una trentina le opere esposte per l'occasione a Casa Pasquée ed espressione del suo periodo ticinese
L'artista tedesco Francis Bott sarà protagonista della manifestazione annuale d'arte del Comune di Massagno, giunta alla sua sedicesima edizione. A ospitare le opere di Bott, parte del fondo donato nel 2016 dalla vedova dell’artista, Aida Bott, sarà Casa Pasquée. L'esposizione si concentrerà sulla svolta astratto-geometrica, che ha caratterizzato i suoi lavori fra il 1968 e il 1974. La mostra sarà inaugurata mercoledì 3 settembre e potrà essere visitata sino al 5 ottobre prossimo. A curarne l'allestimento è Elio Schenini, nominato di recente alla direzione della Pinacoteca Züst di Rancate, che aveva già avuto modo di occuparsi dell’artista in occasione della mostra presentata al Museo Cantonale d’arte di Lugano nel 2009. Massagno stesso si era già soffermato su Bott, nato l’8 marzo 1904 a Francoforte e morto il 7 novembre 1998 a Breganzona, una prima volta nel 2018.
“Questa seconda esposizione, in cui vengono presentate una trentina di opere incluse nella donazione, si focalizza sulla fase ‘costruttivista’ della pittura di Bott – spiega il curatore Elio Schenini –, una fase che comprende le opere realizzate tra il 1968 e il 1976 e che si iscrive quasi integralmente nel periodo ticinese dell’artista, il quale iniziò a frequentare il nostro cantone nel 1970 quando la sua seconda moglie, Aida Hussein, si trasferì a Locarno dove aveva trovato lavoro come medico anestesista. A partire dal 1968, pur rimanendo sostanzialmente fedele alla scelta di campo a favore dell’astrazione che aveva caratterizzato la sua pittura fin dai primi anni Cinquanta, Bott compì una svolta radicale, abbandonando la matericità densa e corposa degli impasti cromatici a favore di una stesura piatta e uniforme, perfettamente delimitata nei suoi incastri geometrici dall’incrocio di linee rette”.