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A Cademario si gusta il buon bicchiere della rivincita

Al concorso Acque della Svizzera italiana 2025 primeggia il comune malcantonese. Collina d’Oro e Faido completano il podio

Un momento della premiazione
9 settembre 2025
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Sul tema delle fusioni la stampa l’aveva poeticamente descritto come il Comune che “continua a guardare dalla finestra con sguardo interessato”, poiché escluso dai vari progetti aggregativi del Malcantone. Ma quando si tratta di acqua, Cademario, diventa protagonista assoluto. È infatti nel paese collinare che si può bere l’acqua più gustosa del Ticino e del Grigioni italiano.

Criteri visivi, olfattivi, gustativi e tattili

Il verdetto è stato raggiunto durante la terza edizione del concorso, organizzato dall’Associazione fontanieri ticinesi (Aft). La manifestazione, tenutasi il 28 agosto al Centro manifestazioni Quirino Rossi a Gordola, ha visto la partecipazione di 22 Comuni. I campioni presentati sono stati poi degustati e valutati sulla base di criteri visivi, olfattivi, gustativi e tattili. Come anticipato, sul gradino più alto del podio troviamo Cademario (acqua di sorgente); al secondo posto Collina d’Oro (acqua di falda) e infine, al terzo posto, Faido (acqua di sorgente). «Siamo molto soddisfatti anche di questa terza edizione – commenta Matteo Negri, presidente di Aft –. Il concorso continua a crescere, coinvolgendo sempre con più entusiasmo e rafforzando l’idea che la qualità dell’acqua sia un valore da preservare, condividere e celebrare».

Oltre al rubinetto c’è di più

L’evento ha come obiettivo quello di mettere in evidenza la qualità dell’oro blu della Svizzera italiana, nonché rendere attenti gli utenti sul grande lavoro svolto dalle autorità per mantenere standard elevati. Ciò è stato sottolineato pure da Claude Birrer, fontaniere e responsabile tecnico dell’Azienda Acqua potabile di Cademario: «Per noi è un motivo di grande soddisfazione. L’acqua è un bene prezioso e quotidiano, che spesso diamo per scontato. Ricevere questo riconoscimento significa che il lavoro fatto finora – dalle verifiche costanti alla manutenzione della rete – viene apprezzato e soprattutto garantisce ai cittadini di Cademario un’acqua sicura e di qualità. È anche uno stimolo a continuare su questa strada e a non abbassare mai l’attenzione. Desideriamo inoltre sottolineare che il sostegno del Cantone, attraverso la Sezione enti locali, è stato fondamentale: l’investimento effettuato si è rivelato estremamente utile e ci ha permesso di realizzare progetti importanti per tutta la comunità».

Risanatura delle tubature in vista

Tra i progetti importanti vi è anche il cantiere per risanare le tubature dell’acqua potabile e di quelle reflue. Un lavoro urgente è per nulla banale. Basti pensare che l’opera terrà impegnati servizi, imprese e abitanti per circa un decennio. «I lavori partiti a luglio nel nucleo del paese riguardano il risanamento delle condotte sia dell’acqua potabile che di quelle reflue. In pratica si tratta di sostituire e ammodernare le tubature, così da avere una rete più sicura ed efficiente. È un intervento molto importante, perché da un lato assicura che l’acqua che arriva nelle case resti pura e priva di rischi, dall’altro permette di smaltire correttamente le acque di scarico, proteggendo il territorio e l’ambiente – spiega il nostro interlocutore, che continua –. Sono investimenti che a volte possono sembrare “invisibili”, perché si svolgono sotto terra, ma in realtà hanno un impatto enorme sulla qualità della vita di tutti noi. Anche in questo caso, il contributo del Cantone tramite la Sezione enti locali si è dimostrato prezioso: l’investimento ha consentito di affrontare i lavori con la necessaria solidità e di garantire alla popolazione infrastrutture moderne e sicure».

Un’edizione ricca di novità

Grandi cambiamenti sono stati apportati alla formula della competizione, che non sarà più annuale, ma bensì biennale. Pure fra le file dei giurati vi è stato un rinnovamento. Infatti l’idrosommelier Elena Mozzini e gli esperti del settore sono stati affiancati da una giuria d’eccezione: alcuni allievi delle Elementari di Gordola. I bambini durante l’anno scolastico hanno potuto partecipare a un percorso di formazione alla degustazione dell’acqua come “giovani degustatori”. Il loro contributo ha portato uno sguardo fresco e attento, aggiungendo valore all’esperienza complessiva dell’evento.

«Questa edizione ha confermato l’eccellenza di tutte le acque in concorso – sottolinea Mozzini –. Vedere i bambini degustare con lo stesso valore e la stessa attenzione degli adulti è per me la prova che le nuove generazioni, con consapevolezza e passione, sapranno custodire l’acqua e cambiare il mondo». L’Aft ha voluto inoltre creare anche un premio dedicato al miglior degustatore; ovvero a chi – fra fontanieri o lavoratori del settore idrico – ha dato ai campioni d’acqua valutazioni simili a quelli dell’esperta Mozzini. A vincere il titolo è stata Annalisa Landoni (Ail Sa). I trofei “caraffa” e le medagliette pensate per i degustatori di domani sono state realizzate dal laboratorio ‘la Linea’ della Fondazione Diamante.