Luganese

Bissone svela il suo patrimonio culturale

Il paese è pronto a inaugurare i totem culturali che raccontano monumenti, case, statue e testimonianze

Il progetto è realtà
26 settembre 2025
|

Andare alla ri-scoperta di Bissone. Tutto, nel 2021, è scaturito dall'idea di valorizzare il patrimonio e le bellezze del paese affacciato sul Ceresio. A darle voce sono stati Gianni Moresi, Roberto Orsatti e Mario Delucchi, che hanno trovato nel Patriziato di Arogno-Bissone, in PromoBissone e nelle istituzioni locali degli alleati preziosi. È nato così il progetto ‘Bissone da riscoprire’, un percorso culturale attraverso una ventina di luoghi di interesse storico (e non solo), reso possibile grazie a un investimento di 64mila franchi.

Il risultato finale lo si è svelato oggi, venerdì, alla presenza del sindaco Andrea Incerti, del capodicastero Cultura Ugo Ballinari, del presidente del Patriziato Mario Delucchi, del presidente di Mendrisiotto Turismo Moreno Colombo e del capo dell'Ufficio beni culturali Endrio Ruggiero. Rivelatori i totem e le targhe, di fatto ‘elementi di arredo urbano’, posati attraverso il territorio. A invogliare abitanti e turisti a immergersi tra testimonianze e monumenti le due infrastrutture principali collocate all'entrata nord e a sud del paese. A introdurre a questa nuova esperienza anche un sito web in tre lingue, ovvero italiano, tedesco e inglese (vedibissone.ch).

Bissone, ha rimarcato Delucchi, «diventa così una sorta di libro aperto». Un libro raccontato tramite punti informativi che restituiscono una descrizione breve ma puntuale delle ricchezze locali. Sempre con l'intento, ha annotato ancora il presidente del Patriziato, di «valorizzare il patrimonio culturale del Comune di Bissone e sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni alla sua conoscenza e alla sua salvaguardia». La popolazione potrà godere della nuova iniziativa domani, sabato, in occasione dell'inaugurazione dei totem culturali: alle 16 in piazza Borromini. Interverranno il presidente del governo Norman Gobbi e il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann.