Lugano

Liceo 1 di Lugano: salvati i muri di cinta e il Cantone chiede più tutela per il verde

È in pubblicazione la variante di Piano regolatore che prevede in rinnovo del Comparto scolastico a ridosso del Parco Ciani

Il progetto vincitore
(Tocchetti Architetti e Ingegneri)
6 2025
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È sempre più vicino il cambio del volto dell’intera area dello storico liceo di Lugano. È infatti in pubblicazione da oggi la variante di Piano regolatore riguardante il ‘Comparto scolastico Lugano centro’ che prevede la demolizione del Palazzetto delle Scienze a favore di un nuovo volume per le scuole medie e le palestre, e il restauro dell'edificio realizzato nel 1952 da Cino Chiesa (bene culturale di interesse locale) per ospitare mensa e aula magna. Un progetto ritenuto dal Dipartimento del territorio (Dt) con “un chiaro interesse pubblico”, che però chiede delle sostanziali modifiche rispetto al rapporto di pianificazione presentato dalla Città al Dt nel giugno 2024. A cominciare dalla posizione della centrale termica delle Ail Sa, alimentata dall’acqua del lago e progettata per alimentare gli stabili, che il Cantone, pur riconoscendone l’interesse pubblico, preferirebbe si trovasse altrove.

Della variante, basata sul progetto vincitore del concorso d’architettura indetto nel 2022, ‘Lieber Meister’ di Tocchetti Architetti e Ingegneri, il Dt apprezza la volontà di “rendere il Parco Ciani maggiormente permeabile, grazie alla compattazione delle funzioni scolastiche”, ma chiede che le norme comunali traducano più chiaramente i principi del progetto vincitore. Il Dipartimento sollecita in particolare di fissare una quota minima di area verde permeabile, definendo priorità tra spazi piantumati e pavimentati, “a tutela del microclima urbano e per ridurre le isole di calore”. Le alberature da sostituire dovranno essere rimpiazzate con “specie di pregio, coerenti con il contesto pubblico di elevata qualità”.

Centrale Ail poco compatibile

Il Dt invita inoltre a limitare le costruzioni sotterranee, considerate problematiche in un contesto di valore monumentale, ricordando che “le costruzioni interrate sotto i giardini storici devono, in linea di principio, essere evitate”. Stessa cautela per i muri di cinta, che non dovranno essere demoliti indiscriminatamente: “Le parti che possono essere rimosse vanno individuate in base al loro valore storico e funzionale”.

Sul fronte energetico, il Cantone chiarisce che i pannelli fotovoltaici saranno ammessi solo sui nuovi edifici. La precisazione più rilevante riguarda tuttavia la proposta della creazione di una centrale termica Ail, che è stata giudicata incompatibile con la vocazione scolastica del comparto: “Prima di considerare una soluzione in questo luogo, occorre escludere ubicazioni meno pregiate e sensibili”. La variante che darà un nuovo aspetto a tutto il comparto per un costo di 30 milioni di franchi, è stata considerata dal Cantone “condivisibile per lo sviluppo del comparto scolastico”, ma ha richiesto alcuni aggiustamenti normativi e progettuali per garantire coerenza, sostenibilità e rispetto della memoria storica nel cuore di Lugano.

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