Luganese

I tagli sulla Croce Rossa preoccupano l'Associazione Ticinese Lavoro Sociale

Le misure, si rende attenti, avranno delle ripercussioni sull’accompagnamento dei giovani richiedenti asilo

Un servizio prezioso
(Ti-Press)
16 novembre 2025
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I nuovi tagli calati dal governo cantonale sul settore sociale preoccupano l'Associazione Ticinese Lavoro Sociale (ATLaS). Le misure ancorate al Preventivo 2026 avranno delle conseguenze "significative" per ATLaS anche nell'ambito della presa a carico dei giovani richiedenti asilo. E il pensiero va alle attività gestite dalla Croce Rossa Svizzera e alle conseguenze lavorative per 35 operatori – tra educatori e vegliatori, in parte ricollocati, in parte rimasti senza impiego –, figure di riferimento nell'accompagnamento dei migranti. "Si tratta di professionisti – si ribadisce in una nota – che non solo garantivano una presenza costante e un sostegno educativo, ma che costruivano con i giovani relazioni di fiducia, aiutandoli a orientarsi in un nuovo contesto di vita, a comprenderne le regole sociali e a sviluppare le competenze necessarie per diventare autonomi".

In effetti, rilancia l'Associazione, una contrazione delle risorse "comporterà una presa a carico meno intensiva per i neomaggiorenni e un accompagnamento più debole nei percorsi di integrazione sociale e professionale". In questo modo "si rischia così di passare da un approccio educativo e formativo, fondato sulla relazione e sulla costruzione di competenze di vita, a un modello assistenzialistico che non favorisce il raggiungimento dell’autonomia", generando, si ribadisce, a lungo termine costi sociali ed economici maggiori.

Ecco che un risparmio immediato, si rende attenti, "può trasformarsi in una spesa più elevata in futuro, quando la mancata integrazione si tradurrà in maggiori bisogni assistenziali e in un numero più alto di accessi al sistema di prestazioni pubblico". Le esperienze educative maturate sin qui, si motiva, "mostrano infatti che investire nell’integrazione produce benefici duraturi per la collettività, sia sul piano sociale che economico".

L'invito di ATLaS? "Diventa imprescindibile oggi cambiare le lenti con cui il sistema politico osserva il settore sociale, considerandolo non come un costo da contenere, ma come un investimento lungimirante in una società coesa e capace di autosostenersi".