Il 29enne, fondatore della sezione giovanile del partito, subentra a Stefano Dias che lascia per motivi personali e professionali, ma resta in comitato

È Leandro De Angelis il nuovo presidente dei Verdi liberali. Il ventinovenne è stato eletto dall’assemblea annuale del partito tenutasi ieri, sabato 15 novembre, a Cadempino. Prende il posto di Stefano Dias che ha lasciato la carica, per motivi personali e professionali, dopo aver guidato il partito negli ultimi anni e dopo essere stato tra i protagonisti dell’ingresso dei Verdi liberali in Gran Consiglio nel 2023. Dias resta nel comitato del partito.
Dopo gli studi in Relazioni internazionali a Ginevra e in Analisi economica applicata a Berna, De Angelis è attualmente esperto di politica energetica presso il Wwf Svizzera. È membro di comitato del Pvl dal 2019, nonché fondatore della sezione giovanile del partito, che ha presieduto dal 2020 a quest’anno. Dal 2021 al 2025 è anche stato consigliere comunale a Paradiso. Nel suo intervento da neopresidente, si legge in una nota dei Verdi liberali, De Angelis “ha messo in evidenza come il Ticino si trovi di fronte a trasformazioni storiche. Ha spiegato che il Cantone vive tensioni crescenti tra l’aumento della spesa pubblica legata all’invecchiamento della popolazione, alla geopolitica e agli investimenti necessari nella transizione energetica, e ai ripetuti sgravi fiscali degli ultimi anni”. A ciò si aggiungono, prosegue il comunicato, “la frustrazione diffusa nei confronti dello Stato, alcune conseguenze negative della globalizzazione e la crescente concentrazione del potere economico”. Un contesto, a detta di De Angelis, “che favorisce risposte populiste e inefficaci”.
Nel suo intervento di commiato, Dias ha invece ricordato le ragioni delle sue dimissioni, sottolineando come la politica richieda oggi energia, visione e lucidità. “Quando faccio qualcosa – ha detto ieri Dias citato nella nota – non mi risparmio mai, ma negli ultimi mesi ho capito che per preservare il mio equilibrio dovevo lasciare andare. È un gesto di responsabilità verso me stesso e verso il partito”. Come noto, tra i fattori che hanno spinto Dias a lasciare la presidenza, il clima politico attuale: “L’atmosfera, sia a livello globale sia cantonale, è diventata pesante e spesso dominata da polemiche e personalizzazioni – ha evidenziato Dias –. Invece di concentrarci sui problemi veri del Cantone, si finisce troppo spesso a discutere di dettagli marginali. Il Ticino merita di più”.
Durante la mattinata sabato è stato inoltre annunciato il lancio di un gruppo di lavoro dedicato alle finanze cantonali. “Il Pvl – indica in tal senso la nota – ritiene che la situazione attuale richieda un approccio libero da schemi ideologici”. Il gruppo, che sarà composto da esperti interni e da professionisti qualificati esterni al partito, avrà come obiettivo “l’elaborazione di un insieme di misure che, facendo leva sia sulle entrate che sulle uscite, chiudano la voragine venutasi a creare nelle finanze pubbliche ticinesi”. Con il passaggio di presidenza e una serie di nuove iniziative strategiche, conclude il comunicato, “i Verdi liberali aprono una nuova fase politica, determinati a consolidare il proprio ruolo nel Cantone e a contribuire con idee concrete, visione e responsabilità alle sfide che attendono il Ticino nei prossimi anni”.