Piovono critiche dalle commissioni sul credito suppletorio per il centro sportivo che, tutto sommato, verrà a costare oltre 51 milioni di franchi

“Questo pur valido progetto, non sarà annoverato, da parte della nostra Città, nelle pagine gloriose degli investimenti pubblici”. Questo passaggio si legge nelle conclusioni del rapporto della commissione della Gestione del Consiglio comunale di Lugano sul credito suppletorio di poco più di 7,4 milioni di franchi per il Centro sportivo al Maglio di Canobbio. Un credito che la Gestione concede ma ridotto a 6,2 milioni ritenendo non giustificate le richieste supplementari avanzate dalle imprese stimate in 1,2 milioni, alle quali il Municipio non ha ancora dato seguito.
Dal canto suo, la commissione Edilizia ha invece concesso il credito, pur prendendo atto delle misure di controllo adottate, ha ribadito l’importanza di criteri chiari e trasparenti nella gestione di tali trattative. Il messaggio è sempre quello presentato dall’Esecutivo in conferenza stampa lo scorso mese di marzo, quando sono state illustrate le ragioni di una crescita dei costi superiore al 10%, rispetto al credito di costruzione votato nel marzo 2021, ossia 37,2 milioni di franchi. Ora, però, l’onere è lievitato a poco più di 48 milioni di franchi. Vero che l’aumento appare giustificato da una serie di inconvenienti tecnici e imprevisti al di là di quelli geologici, che rimangono i principali fattori che hanno provocato l’incremento: l’impermeabilità del terreno ha imposto la creazione di ulteriori sistemi di drenaggio, il Cantone ha richiesto la realizzazione di un biotopo per anfibi, si sono resi necessari adattamenti alle scarpate e alle terre armate, mentre modifiche agli allacciamenti e alla stazione di pompaggio hanno generato ulteriori oneri.
E pensare che, come si legge nel rapporto della Gestione, dal prospettato obiettivo complessivo di spesa, presentato alla fine del 2019, di 33 milioni di franchi (quando ancora si prevedeva la presenza del centro di ghiaccio dedicato al curling, dal costo stimato di 5 milioni di franchi, a cui si è rinunciato già in fase di progetto), si è passati nel 2020 a un credito di costruzione dii 37,2 milioni. Nel rapporto della gestione si scrive che c’è stata “un’impressionante crescita dei costi in tutte le fasi di sviluppo del progetto e della sua esecuzione”. Ora c’è un sorpasso di spesa, definito nel politicamente corretto “credito suppletorio” di 7,4 milioni. Ai 48,1 milioni di franchi, bisogna però aggiungere i 3,3 milioni spesi per la progettazione, per cui stiamo parlando di un investimento di oltre 51 milioni di franchi.