Luganese

Plan B a Lugano: è tempo di bilanci

In vista della scadenza, a marzo del 2026, del protocollo d’intesa con Tether, un’interrogazione chiede al Municipio di spiegare cosa è stato fatto

Da un lustro d’attualità a Lugano
(Ti-Press)
24 novembre 2025
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Mancano pochi mesi alla scadenza del protocollo d’intesa siglato il 3 marzo del 2022 dalla Città di Lugano con Tether Operations Limited per la creazione di un “centro di eccellenza europeo e per l’adozione della tecnologia blockchain”, che era della durata di quattro anni. In vista del marzo 2026, dunque, un’interrogazione interpartitica – prima firmataria: Carola Barchi (Plr) – chiede al Municipio un bilancio, e in particolare di spiegare quali obiettivi sono stati raggiunti.

Si ricorda che fra le varie iniziative presentate, vi era la creazione di un hub specializzato in centro città per aziende e startup, la creazione di un fondo milionario (a partire da una base di 3 milioni di franchi) guidato da Tether, allo scopo di finanziare startup attive nel ramo della blockchain e focalizzato sulla costruzione di servizi blockchain a livello locale. Per una discussione “oggettiva, serena e scevra da pregiudizi ideologici sui benefici di questo accordo”, è stata posta una dozzina di domande.

Si chiede per cominciare se l’hub sia operativo e quanto aziende ospiti, quanti posti di lavoro abbia generato (e di questi, quanti residenti) e quale sia la massa salariale e quella mediana, nonché l’introito fiscale per la Città. Idem per il fondo guidato da Tether: esiste? Quant’è il capitale raccolto e quant’è quello investito? Quante startup con sede a Lugano sono state cofinanziate e quante con sede in Ticino? E poi, quante aziende del ramo si sono insediate a Lugano, creando quanti posti di lavoro (con focus sui residenti e sui salari), e con quale introito fiscale per il Comune? Da ultimo, si domanda all’Esecutivo se intenda presentare un messaggio, dando così modo al Legislativo di esprimersi su un eventuale rinnovo del protocollo con Tether.