laR+ Mendrisiotto

I rumori della montagna: sceso del materiale. Ma non basta

I tecnici del Dipartimento del territorio faranno il punto domenica sera. Nei piani c'è anche l'opzione di far brillare la frana

Delimitata una zona rossa invalicabile
(Ti-Press/Elia Bianchi)
21 febbraio 2025
|

I rumori della frana in movimento, lì in zona Al Sasso, bastano da soli per far percepire a chi in questi giorni opera sul terreno la posta in gioco. La situazione di pericolo è evidente e tale da costringere a chiudere anche per l’intero fine settimana la strada che collega Riva San Vitale a Brusino Arsizio, calato in una sorta di isolamento. Nella regione la Polizia cantonale ha delimitato, in effetti, una zona rossa che non si può valicare e che si estende altresì allo specchio d'acqua (pure i natanti sono tenuti a un centinaio di metri dalla riva). Sul fronte dello smottamento, nel corso della giornata di venerdì un po‘ di materiale è scivolato a valle del pendio, un pezzo alla volta. Il fronte che da martedì-mercoledì minaccia la Cantonale si sta staccando, ma in parte. In serata infatti erano scesi, raggiungendo già dalla mattinata l'arteria stradale, solo tra i 400 e i 500 metri cubi di detriti. Il resto - a incombere in totale ci sono fino a 3mila metri cubi - è rimasto abbarbicato lungo la scarpata.

Dall'acqua al ragno meccanico

Così a metà giornata i militi del Centro Soccorso Cantonale Pompieri del Mendrisiotto hanno passato il testimone, dopo aver continuato per ore a pompare acqua dal lago, in grandi quantità, e a immetterla dalla testa della frana. Un approccio che con tenacia i tecnici del Diaprtimento del territorio hanno cercato di portare avanti, ma che non ha permesso di centrare l'obiettivo. A tal punto, ci conferma Giovanni Simona, a capo dell'Ufficio dei servizi di manutenzione stradale, da decidere un cambio di strategia, nonostante la situazione sia migliorata rispetto a giovedì.

L'alleato si chiama ragno meccanico. «Abbiamo richiesto l'intervento di questo particolare escavatore in grado di arrampicarsi lungo la scarpata, di arrivare alla quota necessaria, che si trova a 100 metri sopra il lago – non raggiungibile tramite sentieri o altre vie, ndr –, e di spingere giù il grosso del materiale verso il basso», ci spiega ancora Simona. Arrivato sul posto e posizionato nel pomeriggio, da sabato mattina il ’ragno‘ sarà messo in funzione.

Al lavoro per tutto il fine settimana

«L'intervento – fa presente il capo dell'Ufficio dei servizi di manutenzione stradale – è complesso. Lavoreremo ininterrottamente anche nel fine settimana», agevolati dalla chiusura della strada. Fare ulteriori previsioni, si fa capire, al momento non è possibile. «Domenica sera valuteremo se aprire almeno ai mezzi di soccorso nella giornata di lunedì. Ora come ora non riteniamo sia possibile togliere completamente il blocco, ma lo verificheremo, come detto, nella serata di domenica».

Molto dipenderà, insomma, da come la frana risponderà alle sollecitazioni meccaniche e in che misura si riuscirà a disinnescare il pericolo che adesso pesa sulla zona, provocando di fatto uno scivolamento ’naturale‘ del materiale. Se, per contro, non verranno raggiunti i risultati sperati, si potrebbe passare anche alle maniere forti. In altre parole, si potrebbe far brillare la frana, una ultima ratio contemplata, secondo quanto abbiamo potuto appurare, nei piani d'azione. Sin qui, va detto, questa modalità era stata accantonata proprio per i rischi che comporta per l'unica via di collegamento veloce che esiste. Strada che potrebbe rimanere bloccata per lungo tempo.

Una vita da ‘isolati’

A rincuorare autorità e popolazione di Brusino Arsizio c’è comunque la consapevolezza di poter contare sul presidio che gli enti di primo intervento hanno organizzato, utilizzando anche la via a lago, per accompagnare la comunità locale in un momento complicato e assicurare la presenza di un nucleo sanitario e dei pompieri. Per gestire la situazione, infatti, è stato istituito uno Stato Maggiore degli Enti di Primo Intervento, coordinato dalla Polizia cantonale.

«Gli enti di primo soccorso hanno dato prova di una disponibilità e prontezza davvero ammirevoli – ci dice il sindaco Lucio Negri –. Certo in paese si comincia ad accusare la stanchezza. Confidiamo di poter tirare un po’ il fiato questo fine settimana. Anche se sappiamo bene che la strada resterà sbarrata». Una condizione che ha portato a riscoprire la via dell'acqua, grazie altresì a una collaborazione transfrontaliera. «La prima giornata di collegamenti con il battello ha funzionato bene – annota il sindaco –. Di prima mattina a usufruire di questo servizio di trasporto sono stati in una trentina fra ragazzi delle scuole e pendolari. Mentre la corsa di metà pomeriggio è stata utilizzata da una ventina di persone per il rientro a casa».

Appello al senso civico

A usufruire di un natante, in via del tutto eccezionale, è stata pure la Posta, che ha potuto così recapitare i pacchi alla popolazione locale. Il gigante giallo, ci fa sapere Negri, si sta organizzando per assicurare il suo servizio a partire da lunedì in base a come evolverà la situazione. Non si esclude neppure di passare dall'Italia qualora non vi fossero delle alternative. Da parte sua, il Municipio confida nel senso civico degli abitanti, soprattutto laddove non si sono trovate delle risposte alle necessità quotidiane, come la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.

Il Carnevale si farà

Brusino in ogni caso vuole restare ottimista e non si perde d'animo. «Domani (sabato, ndr) festeggeremo comunque il nostro Carnevale, anche se sarà un po’ più intimo, diciamo – annuncia il sindaco –. Per l'occasione abbiamo trasportato le luganighe sul battello». Forza dell'arte di arrangiarsi.

Leggi anche: