A Mendrisio interrogazione interpartitica sottoscritta da l’Alternativa, Partito liberale radicale e Giovani liberali e Centro
A Mendrisio si torna sul tema del linguaggio di genere. Dopo la lettera aperta degli scorsi giorni, è ora tempo di un’interrogazione interpartitica sottoscritta da un gruppo di consigliere comunali de l’Alternativa, del Partito liberale radicale e Giovani liberali radicali e del Centro.
Dopo l’insediamento del nuovo presidente del Consiglio comunale Lucio Lorenzon, esponente del gruppo Udc, che nel suo discorso di insediamento ha dichiarato che per tutti i suoi interventi farà riferimento alla Guida al linguaggio inclusivo di genere emanata dalla Confederazione, ovvero al maschile inclusivo, la questione del linguaggio è tornata alla ribalta: “Declinazioni in un maschile sforzato – si legge nell’atto politico – che stride con quanto ha fatto e fa, non senza fatica, la Città verso la parità di genere e con quanto in anni donne, e anche uomini, di tutti i partiti politici hanno con forza e determinazione portato avanti anche nei consessi politici del Borgo”.
Un uso, secondo le interroganti, “che non è una banale formalità ma è un insulto a chi di sentirsi chiamare al maschile come accadeva sempre in passato – e come in parte accade ancora oggi – non ne può più e non vuole più. Un segnale di chiusura per una Città che vogliamo aperta e inclusiva”. E soprattutto, rimarcano, “perché quelle parole del maschile inclusivo sono state percepite da tutte noi come un enorme e pesante passo indietro che non può lasciarci indifferenti e che non sarebbe nemmeno giusto sottacere”.
Queste quindi le richieste all’esecutivo: come sta agendo oggi il Municipio per far conoscere e vivere questi valori all’interno dell’amministrazione comunale e della città? Quali direttive in materia di comunicazione e di linguaggio inclusivo utilizza l’Amministrazione comunale nelle proprie comunicazioni ufficiali? Quale messaggio ritiene venga trasmesso alle cittadine e ai cittadini – in particolare alle giovani e ai giovani – quando il primo cittadino esclude deliberatamente la parte femminile della popolazione nel suo modo di comunicare? Qual è la posizione del Municipio rispetto a quanto espresso e manifestato dal primo cittadino durante il suo discorso di insediamento?