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La Polizia di Chiasso marca stretto i ragazzi. ‘Così li togliamo dai guai’

Potenziato il nucleo locale del Gruppo Visione Giovani. Mentre cresce il tasso di sicurezza: in calo i furti e i richiedenti asilo ‘problematici’

Meno ladri, più ‘disturbatori’
(Ti-Press/Infografica laRegione)
13 maggio 2025
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Un anno dopo Chiasso può dirsi più sicura. Lo rivelano i numeri del 2024. I furti? Sono diminuiti, e drasticamente. Rapine, scippi e aggressioni sono rari. Quanto ai richiedenti l'asilo problematici sembrano proprio essere usciti dai radar della Polizia di Chiasso, polo della Regione I. Merito delle misure messe in campo sulla spinta dei Comuni del Basso Mendrisiotto, con l'appoggio di Berna e della Segreteria di Stato della migrazione (Sem), fanno capire a una voce il capodicastero Sicurezza pubblica Luca Bacciarini e il comandante del Corpo Nicolas Poncini. L’impressione è che non sia estranea, si annota, neppure la chiusura, a fine 2023, del Punto di affluenza di Chiasso. In buona sostanza i provvedimenti presi, si rimarca, hanno avuto effetto. «E la casistica a livello regionale è diminuita. Non ci sono più situazioni critiche».

Ben altre, in effetti, sono le realtà che devono richiamare oggi l'attenzione degli agenti locali – una cinquantina gli effettivi – e della politica. Una su tutte è quella giovanile, alla quale anche la Polizia cittadina si dedica da ormai 25 anni. Anzi, dall'anno passato nell'ambito del Gruppo Visione Giovani, Chiasso ha potenziato il suo servizio. Grazie a una convenzione stretta fra il Municipio e la Polizia cantonale non solo si è formato un agente ad hoc, ma si è attivato pure un canale diretto con la Magistratura dei minorenni. E i primi risultati non mancano: il numero di casi è calato. Ma soprattutto si è riusciti a evitare ad alcuni ragazzi di finire davvero nei guai.

Si punta sulla prevenzione

«Dal nostro punto di vista si è trattato di un passo importante – conferma il comandante Poncini –. In questo modo possiamo muoverci con una certa autonomia, anche sul versante delle inchieste di Polizia giudiziaria e avere una visione globale della situazione e dei problemi che si vanno a sovrapporre. Dotati di nuovi strumenti puntiamo, comunque, non solo alla repressione dei reati, ma soprattutto al recupero dei giovani a rischio». Dietro a un ragazzo che va male a scuola, si rende attenti, ci può essere dell'altro.

Il sergente maggiore Mauro Mantovani, da tempo sul fronte del disagio giovanile e del contrasto al traffico di stupefacenti, si ritrova, in effetti, tra le mani segnalazioni di bullismo e cyberbullismo, conflitti tra ragazzi e dentro le famiglie. «Con il nostro lavoro, capillare e forti della rete di servizi sul territorio e di una collaborazione proficua costruita nel tempo con l'istituzione scolastica – confrontata con dinamiche non facili – nel 90 per cento dei casi – spiega Mantovani – riusciamo a essere efficaci, a risolvere le conflittualità e a evitare tante inchieste e problemi. Ciò che conta è intervenire in modo tempestivo e far leva sulla prevenzione».

Antidroga al fronte

Massima attenzione è data pure allo spaccio di sostanze stupefacenti, che incrocia le strade dei ragazzi della regione. Mantovani conosce i meccanismi da vicino. «Di fatto – ci illustra – con la nostra attività antidroga ci muoviamo su due piani d'azione in particolare. Il primo si concentra sui piccoli traffici di cocaina ed eroina all'interno del mondo dei tossicodipendenti. Spaccio che avviene nei palazzi dove vivono e orbitano e che crea problemi anche di ordine pubblico. Il secondo intervento, invece, si focalizza su chi vende la droga ai giovani, che cerchiamo di recuperare e togliere dal giro». Tra le persone con meno di 18 anni a finire sotto inchiesta sono stati in 20, a fronte di 77 adulti.

L'operazione ‘Rastrello’

Nel loro lavoro gli agenti trovano degli alleati anche nella cittadinanza. È a seguito di alcune segnalazioni su ciò che succedeva in taluni stabili che la Polizia comunale ha messo in campo l'operazione ‘Rastrello’. Focus, appunto, il controllo abitanti, lo spaccio di stupefacenti e la prostituzione illegale. Sono state, per contro, le sollecitazioni arrivate dalle aziende di trasporto a convincere della necessità di passare al setaccio autobus e fermate dei trasporti pubblici, con la collaborazione della Polizia dei trasporti, di Autolinea Mendrisiense e di Autopostale. Erano numerose, fa presente il comandante Poncini, le indicazioni di abusi da parte di utenti sprovvisti di biglietto o dediti al consumo di sostanze illegali a bordo dei mezzi.

E i colpi grossi

La piccola realtà chiassese è attraversata, però, anche dalle grosse inchieste, oltre che dalle rotte internazionali del narcotraffico. È il caso dello spaccio di 18 chili di ‘super hashish’ – sostanza classificata come pericolosa per l'alto tenore di principio attivo, di circa il 30 per cento – portato alla luce l'estate scorsa a livello regionale dalla Polizia di Chiasso. L'inchiesta, riferisce Mantovani, ha coinvolto in totale oltre un centinaio di persone, residenti nei Comuni del comprensorio, perno un 26enne finito in manette nel luglio dell'anno scorso. E tra queste figurano pure diversi minorenni. Una attività, la loro, che fruttava oltre 150mila franchi di cifra d’affari. Un bel colpo, insomma, per le forze dell'ordine.

Prostituzione ‘sotto controllo’

A risultare, poi, «sotto controllo», come fa presente Poncini, è pure un altro fenomeno che in passato ha fatto tribolare l'autorità cittadina, quello della prostituzione. Alzata l'asticella dei controlli, grazie anche al rafforzamento due anni or sono del servizio d'intesa con il Cantone, l'azione di monitoraggio sull'intero territorio della regione ha dato modo di accertare una diminuzione importante di situazioni di sfruttamento. «La maggior parte delle prostitute si annuncia ed è regolare», chiarisce il comandante. Professioniste che operano in appartamento o nei locali della zona. In effetti, statistiche alla mano, le inchieste per servizio illecito della prostituzione nel 2024 sono state 8, 12 i controlli e 17 le ispezioni.

E automobilisti sotto osservazione

Spostandosi sulle vie del traffico, gli incidenti sono stati 226 (stabili e con soli danni materiali) e le contravvenzioni globali 10'713 (in flessione). Sul versante dei controlli della circolazione ne sono stati effettuati 368 (contro i 394 del 2023). In aumento i radar – 155 a fronte dei 121 dell'anno precedente – per rispondere alle richieste di cittadini e Commissioni di quartiere e alla necessità di tenere sotto osservazione la velocità soprattutto nelle zone 30 e 20 e nelle vicinanze delle scuole. L'esito? In tutto 2'479 contravvenzioni e 21 revoche della patente.

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