Ulteriore balzo in avanti nel 2024 per gli autobus arancione. Mentre ci si prepara ad ammodernare veicoli e sistemi di vendita dei titoli di viaggio
Il sorpasso del trasporto pubblico sull’auto privata, per ora, rimane una aspirazione. È pur vero, però, che in questi ultimi anni gli autobus arancione hanno continuato a guadagnare terreno tra gli utenti. Anche nel 2024 l'Autolinea Mendrisiense (Amsa) ha sfiorato, infatti, il milione e 700 mila passeggeri sulle linee di cui è concessionaria l'azienda di trasporto regionale. Il presidente del Consiglio di amministrazione, Claudio Bordogna, non fatica a parlare di «successo» a fronte di un ulteriore balzo in avanti di poco meno del 10 per cento rispetto al 2023 e del doppio se paragonata al periodo precedente la pandemia. E a crescere non sono solo le linee urbane - la Chiasso-Mendrisio per intenderci -, ma anche quelle regionali. A cominciare dai servizi che agli inizi avevano faticato a fare breccia tra i viaggiatori e che collegano, ad esempio, la cittadina di confine con Morbio Inferiore e Vacallo. Tutte tendenze che per gli operatori del settore sono incoraggianti oltre che confortanti.
«Dal 2021 l'andamento positivo è stato continuo e regolare – conferma il direttore dell'Amsa Ivano Realini davanti all'assemblea riunita alla sede di Pontegana per tirare le somme dell'anno passato –. E questo fa piacere, ripaga Comuni e Cantone – tra gli azionisti principali, ndr – degli sforzi finanziari fatti». Quanto basta per rincuorare pure il capo dell'Ufficio trasporti pubblici del Dipartimento del territorio, Roman Zai, presente questa sera, martedì, al plenum. A non progredire, come richiama ancora Bordogna, è invece la situazione viaria del Distretto. «Uno dei nostri grandi problemi, noti a tutti – rimarca il presidente –, è quello della viabilità. Se da un lato la realizzazione del terminal di Chiasso ha contribuito a migliorare sensibilmente la puntualità del servizio, dall'altro muoversi nel traffico resta difficoltoso, soprattutto la mattina e la sera, duranti gli orari di punta. Senza trascurare che sempre più spesso quando lungo l'autostrada si verificano incidenti o disagi, i veicoli si riversano sulle strade cantonali». Nonostante ciò, tiene a far sapere il direttore Realini, puntualità e qualità hanno superato piuttosto bene i test dell'Ufficio federale dei trasporti.
Verificato poi, come di rito, che gli introiti dal trasporto pubblico avanzano di pari passo - si parla di oltre mezzo milione in più - e che le finanze sono sane - e chiudono con un avanzo -, ad attendere l'Autolinea ci sono adesso ancora dei cambiamenti e dei nuovi progetti. L'azienda sta procedendo, infatti, verso la transizione elettrica della sua flotta di autobus. Un passaggio, quello che segna l'abbandono dei mezzi diesel, spiegano presidente e direttore, che avverrà a tappe. Si debutterà l'anno prossimo con una fase test e quatto veicoli lungo tre linee, per completare il processo, che ha già ricevuto il nullaosta da Cantone e Comuni, nel 2033. Del resto, si fa capire, occorre stare al passo con i tempi e fare la propria parte per abbattere le emissioni inquinanti.
C‘è però anche un'altra trasformazione che sta a cuore all'Amsa, ed è la digitalizzazione del sistema di vendita dei titoli di viaggio. I distributori automatici alle fermate sono ormai giunti al ’capolinea' e i costi di manutenzione aumentano. «Il messaggio che cerchiamo di veicolare all'utenza è di abituarsi a staccare il biglietto online – chiarisce Realini –. Di conseguenza abbiamo previsto una riduzione di apparecchi, in attesa di introdurre le nuove casse veloci direttamente sui bus – che funzioneranno non con le monete ma con le carte di credito, ndr –. Non solo si sta lavorando alla creazione di una App dedicata. Come Amsa l'anno scorso abbiamo aderito assieme ad altre sei imprese di trasporto legate ad Arcobaleno a un progetto che fa capo a un'azienda del Canton Friborgo, Fairtiq – presentata sul portale amsa.ch, ndr –. L'obiettivo è quello di semplificare e automatizzare l'acquisto del titolo di trasporto grazie a un sistema che rileverà i percorsi quotidiani dell'utente e genererà il biglietto più idoneo e conveniente, recapitando la fattura a fine giornata». Insomma, i viaggiatori devono prepararsi pure a questa evoluzione. In alternativa, come detto, vi sarà sempre la casa sull'autobus.
Il 2024 ha segnato, però, un altro momento importante, soprattutto per i 57 collaboratori dell'azienda di trasporto. Consiglio di amministrazione e direzione hanno infatti rinnovato il Contratto collettivo di lavoro, d'intesa con i partner sociali Sev e Ocst. Sindacati con i quali, si tiene a sottolineare, sono state discusse tematiche importanti in un clima di massima disponibilità. Il nuovo Ccl resterà in vigore sino alla fine del 2028.
L'anno scorso ha altresì permesso di rinsaldare i legami pure con i Municipi del territorio, azionisti dell'Amsa. Una serie di incontri, annota il presidente Bordogna, hanno dato modo in effetti di fare il punto della situazione e di guardare al futuro dell'azienda. «Ottima», si è ribadito, anche la relazione con i servizi cantonali.