‘Costruiamo insieme il Basso Mendrisiotto di domani’

«Coraggio, unità e determinazione». Sono questi gli ingredienti che Claudio Schneeberger (Lega-Udc-Indipendenti) vede fondamentali per costruire il Basso Mendrisiotto del futuro. Il nuovo primo cittadino di Chiasso, che ha ricevuto la campanella da Daniele Godenzi (Plr), non ha avuto dubbi nel definire «decisivo» l'anno che attende i cittadini di Chiasso, Balerna, Breggia, Morbio Inferiore e Vacallo. «Il 2026 si avvicina – ha detto nel suo discorso di insediamento – e con esso la votazione storica che ci chiamerà a plasmare insieme il destino del nostro comprensorio». Non «un'aggregazione dettata dalla necessità», ma una «straordinaria opportunità strategica» che porterà alla nascita di «un'unica, dinamica entità con quasi 17'500 abitanti, un vero polo di sviluppo per il Ticino».

In questo contesto «la nostra Chiasso è, e sarà sempre più, il cuore pulsante e il motore trainante di questa regione». Questo perché «siamo un Comune di frontiera, un crocevia di culture e commerci, con le sue sfide uniche – dal traffico transfrontaliero alla gestione dei richiedenti l'asilo – ma anche con immense potenzialità. La nostra dinamicità economica, i nostri ambiziosi progetti di riqualifica urbana in via Soldini, via Bossi, via Franscini, e i nuovi spazi commerciali come l'ex-Fernet Branca, sono la prova tangibile della nostra capacità di innovare e attrarre». In un'ottica aggregata, «la nostra posizione strategica ci permetterà di affrontare queste complessità con una forza negoziale e una capacità progettuale senza precedenti». Sul fronte economico «il Basso Mendrisiotto aggregato si trasformerà in un centro di attrattività economica e crescita sostenibile». Un Comune «più grande e strutturato attirerà maggiori investimenti e nuove entità economiche, creando un polo dinamico e competitivo che beneficerà dell'importante sostegno finanziario cantonale».

L'appello di Schneeberger – che nel suo anno presidenziale sarà affiancato da Patrizia Wasser (Centro) – è chiaro. «Il 2026 sarà il nostro momento – ha concluso –. Uniamoci in questa visione, partecipiamo attivamente al dibattito, informiamoci e costruiamo insieme il Basso Mendrisiotto di domani».