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‘Maschile inclusivo’? ‘Non mi sento rappresentata, e non sono la sola’

Dai banchi dell'AlternativA si sono richiamati la politica della Città di Mendrisio e l'impegno preso

Sara Haeuptli Nguyen Trinh
(Ti-Press)
16 giugno 2025
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Questa sera, lunedì, il Consiglio comunale di Mendrisio non ha fatto in tempo a entrare nel vivo che dai banchi dell'AlternativA è partita subito una ‘bordata’ in direzione del primo cittadino. Il motivo? La scelta di Lucio Lorenzon di declinare il ‘maschile inclusivo’, linea comunicativa nel frattempo riconsiderata dal presidente. «Come donna, come cittadina e come rappresentante politica, non mi sento rappresentata da questa decisione – ha detto a chiare lettere la consigliera comunale dell'AlternativA Sara Haeuptli Nguyen Trinh –. E non sono la sola. Il linguaggio è un atto politico. Dare per scontato che il maschile sia neutro significa riproporre una norma linguistica che esclude e cancella, sotto il velo di una presunta neutralità».

Il tema a era già stato sollevato in una interrogazione interpartitica presentata l’8 maggio scorso da tutte le consigliere comunali dell’Alternativa, del Plr, de il Centro e dei Giovani liberali, «condivisa sicuramente da molti uomini qui presenti». Questa posizione, ha richiamato la consigliera, «trova fondamento nei documenti ufficiali della Città di Mendrisio, che da anni lavora con impegno per promuovere una cultura dell’inclusione reale. Nel Piano per le Pari Opportunità 2025–2027 si legge: “La Città si adopera per introdurre un linguaggio rispettoso delle differenze e misure di contrasto alle discriminazioni”».

In questo quadro, ha proseguito, «l’adozione del ‘maschile inclusivo’ come linea di comunicazione istituzionale, anche solo per la durata della sua presidenza, non è neutra: è una scelta in contraddizione diretta con l’impegno politico e culturale assunto dalla Città di Mendrisio». De resto, «chi ricopre ruoli istituzionali ha anche la responsabilità di contribuire, con il proprio esempio, a un linguaggio che evolva verso l’equità». Quanto bastata per chiedere di attenersi «alle linee guida ufficiali adottate dal Comune stesso, che con grande serietà e competenza sono state redatte per costruire una comunità equa e moderna che oggi tutti e tutte abbiamo il dovere di onorare».

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