Mendrisiotto

Autostrada coperta, ‘il Mendrisiotto merita il salto di qualità’

L'appello arriva dal presidente Plr del Distretto di Lugano. Ancora in corso la raccolta firme ‘Sotto l'autostrada, sopra la vita’

Uno scenario che si vuole diverso
(archivio Ti-Press)
1 luglio 2025
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Ricucire territori e comunità separati dal traffico, restituire spazio alla natura e all'agricoltura, attivare economie circolari e filiere locali, costruire infrastrutture pubbliche che durano e migliorano la qualità della vita. Quattro “ragioni concrete” per cui “il Ticino dovrebbe puntare con decisione su un'estensione capillare della copertura autostradale, partendo proprio dalle aree più fragili e urbanizzate”. L'appello arriva da Fabio Monti, presidente del Plr Distretto di Lugano, che guarda anche verso sud. “Il Progetto Alto Vedeggio (Pav) giunto oggi a maturità tecnica e progettuale, è il simbolo di questa svolta. Ma il suo valore va ben oltre i 770 metri di A2 da ricucire a Rivera: esso rappresenta un modello replicabile, in particolare anche nel Mendrisiotto, la regione più densamente costruita e trafficata del cantone”.

Il Mendrisiotto, si legge ancora nella presa di posizione, “merita questo salto di qualità. Serve la volontà politica, serve la collaborazione tra Comuni e Cantone, ma soprattutto serve il coraggio di immaginare un territorio riconciliato con se stesso. L’autostrada, da ferita, può diventare cucitura. Sta a noi decidere quanto grande sarà questo passo”. Lo scorso mese di maggio il Plr si è fatto promotore della petizione ‘Sotto l'autostrada, sopra la vita’, voluta proprio per chiedere una strategia coordinata e ambiziosa di coperture autostradali su tutto il territorio cantonale, a partire dalle aree più sensibili come il Mendrisiotto.

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