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L’unione degli agricoltori fa la forza: nasce Tesori del Generoso

Dalle ceneri della ProVaMM, la nuova società cooperativa rinnoverà il progetto di vendita dei prodotti locali, garantendo continuità e trasparenza

(Formaggini freschi della Valle di Muggio)
20 settembre 2025
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Quando un’azienda chiude la sua attività, il futuro può apparire incerto. È il caso di ProVaMM (Produttori della Valle di Muggio e Val Mara), che a fine luglio ha terminato, dopo quattordici anni, il suo impegno nel promuovere la vendita e la commercializzazione dei prodotti caseari del Monte Generoso. Fortunatamente una soluzione è stata trovata: dal 1° agosto è subentrata una nuova società cooperativa, Tesori del Generoso, decisa a muoversi a tutto campo combinando tradizione e innovazione. Rinnovamento e sostenibilità, del resto, sono alla base della nuova società, che attraverso una partecipazione democratica alle attività decisionali vuole permettere «uno sviluppo del settore agricolo che parta dal basso», ascoltando direttamente le voci degli agricoltori coinvolti.

La rinascita di un’iniziativa agricola

ProVaMM è nata proprio «su stimolo degli agricoltori – spiega Fiorenzo Scettrini, segretario di Tesori del Generoso – e per dare continuità alla vendita dei prodotti agricoli», dopo la cessazione dell’attività di un privato, che se ne è occupato fino al 2011. Negli anni, ProVaMM ha ampliato l’offerta, avviando una propria produzione di formaggini freschi e consolidando la propria rete di vendita. Nonostante gli importanti investimenti iniziali, l’azienda è stata confrontata con un margine di guadagno ridotto e una posizione ‘acerba’ sul mercato. Scettrini sottolinea che «le azioni di salvataggio non erano più possibili» e la chiusura di ProVaMM avrebbe comportato conseguenze negative, «dal licenziamento del personale al mancato introito per gli agricoltori, passando per perdita di conoscenze e collaborazioni». L’idea di Tesori di Generoso è partita ancora una volta «dagli agricoltori stessi», che hanno chiesto all’Associazione dei Comuni del Generoso (Acg), l’azionista maggioritario di ProVaMm, «di valutare la creazione di una nuova entità per garantire la continuità» di quanto è stato fatto negli ultimi 14 anni. La soluzione più consona agli scopi prefissati era quella di una società cooperativa.

Un modello più sostenibile e partecipativo

Tesori del Generoso «non stravolgerà di molto quello che era ProVaMM – ribadisce Scettrini –: si manterranno intatte le funzioni chiave, garantendo continuità all’opera di produzione e commercializzazione dei prodotti locali». Il punto di vendita di Mendrisio rimarrà ma sarà autonomo, «tipo un self-service» e fungerà piuttosto «da vetrina sui produttori». Inoltre, la società mira a dare «maggior responsabilizzazione al personale impiegato», che si occuperà anche di gestione operativa e amministrativa, ma dovrà confrontarsi regolarmente con l’amministrazione della società cooperativa, che vedrà rappresentanti del settore agricolo, dei Comuni e dei dipendenti, portando competenze specifiche. Infine, per il bene comune, l’assemblea dei soci interverrà secondo il principio democratico. Questo modello, che non ha fini di lucro, si focalizzerà piuttosto «sull’ottimizzazione delle risorse e sulla riduzione dei costi per assicurare una solida sostenibilità finanziaria». L’idea è di generare una forma di economia circolare, dove tutti gli utili vengono «reinvestiti sul territorio sotto forma di progetti in ambito agricolo – assicura Scettrini – in modo da contribuire alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico e ambientale».

Un veicolo commerciale al passo con i tempi

L’obiettivo è quello di avere una gestione moderna, dove si cercheranno di dare «nuovi stimoli», pensando anche ai giovani, che vorranno rilevare delle aziende agricole. Inoltre, si sta già lavorando parallelamente alla «realizzazione di un marchio per l’identificazione dei prodotti locali» attraverso PSR GeMMa (Progetto di Sviluppo Regionale in ambito agricolo per il comprensorio del Monte Generoso), promosso da APVMM (Associazione per i Prodotti della Valle di Muggio e Val Mara). «La direzione è quella giusta, siamo riusciti a porre delle basi solide», conclude Fiorenzo Scettrini. Ora, ciò che si spera, è trovare il sostegno della popolazione.