Il Preventivo 2026 annuncia cifre rosse e un aumento di altri 5 punti della pressione fiscale per persone fisiche, portate al 70, e giuridiche, con il 75

Per anni, dal 2020 in poi, Castel San Pietro ha fatto invidia agli altri Comuni per la sua pressione fiscale contenuta al 55 per cento. Poi con l’avvento del 2025 si è dovuto cambiare il passo e iniziare a ritoccare verso l'alto il moltiplicatore, che per il 2026 subirà un ulteriore aumento. Disgiunte le aliquote di persone fisiche e persone giuridiche, il Municipio prevede infatti di aggiungere 5 punti (in entrambi i casi) per l'anno a venire. Così le prime veleggeranno a quota 70 (sin qui al 65), le seconde a quota 75 (sino al 70). Delineate le previsioni per il 2026, poi l'ultima parola spetterà al Consiglio comunale.
Tirate le somme, l'Esecutivo di Castello stima a questo punto un disavanzo di poco inferiore ai 2 milioni, in ogni caso in diminuzione rispetto al preventivo 2025. Sta di fatto che il documento, si sottolinea nel messaggio municipale appena consegnato nelle mani dei consiglieri comunali, risulta essere "in linea con la strategia finanziaria del Municipio per il medio termine (piano finanziario e linee direttive) a fronte di un capitale proprio di oltre 23 milioni di franchi".
Nel passato recente gli avanzi straordinari contabilizzati nel 2018, si ricorda, avevano permesso di distribuire delle risorse a vantaggio della popolazione. Il Preventivo 2025, però, ha "segnato un cambio di tendenza", quanto alla proiezione per il 2026 conferma "tale cambio di tendenza e rispecchia la strategia finanziaria del Municipio per i prossimi anni". Ciò traduce "un contenimento delle spese dove queste sono di competenza comunale, una riduzione significativa del piano delle opere secondo priorità riviste, il pareggio dei conti dei servizi acqua potabile, rifiuti e acque luride e un aumento delle entrate fiscali".
In effetti, oltre al ripensamento del moltiplicatore, a balzare all'occhio, da un lato, vi è l’aumento delle spese per il dicastero della previdenza sociale, e dall'altro l'intenzione di analizzare il servizio acqua potabile, "con l’obiettivo di adeguare le tariffe in modo da garantire l’autosufficienza finanziaria, attualmente non raggiunta", e di prendere in considerazione una revisione delle tasse causali per l'eliminazione acque luride.